Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 12.58

CHE COSA CAMBIA PER L’ITALIA? AMENDOLA E VARRICCHIO AL WEBINAR DELL’EURISPES

| Scritto da Redazione
CHE COSA CAMBIA PER L’ITALIA? AMENDOLA E VARRICCHIO AL WEBINAR DELL’EURISPES

 L’esito della recente consultazione elettorale negli USA come sempre ha un impatto sulle relazioni internazionali a livello globale, regionale e, naturalmente, sulle relazioni con singoli Stati. Quali i possibili scenari per lo sviluppo delle relazioni transatlantiche in generale e quelle italo/statunitensi in particolare nei prossimi 4 anni? Siamo realmente dinanzi ad una rivoluzione copernicana nella governance mondiale?

Queste alcune delle domande attorno alle quali ruoterà il dibattito “Usa 2020: che cosa cambia per l’Italia?”, organizzato dall’Osservatorio sui Temi Internazionali dell’Eurispes in programma domani, 11 novembre, dalle 15.30 sulla piattaforma Zoom.

Moderati dal presidente dell’Osservatorio, l’ambasciatore Giampiero Massolo, interverranno il Ministro per le Politiche Europee Vincenzo Amendola, Maurizio Molinari, Direttore de “la Repubblica”, Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA SkyTG24, e Armando Varricchio, Ambasciatore d’Italia a Washington.

L’incontro di mercoledì è il primo di una serie pensata dall’Osservatorio internazionale Eurispes, come spiega Massolo: “l’Eurispes svolge da anni preziose attività di osservazione della realtà italiana, analisi dei trends, opzioni di policy e di comportamenti, concentrandosi sugli aspetti socio-economici del mondo del lavoro e dei territori. Sviluppando in questi campi una rete di rapporti internazionali funzionali alle analisi di settore, l’Istituto ha interpretato al meglio la nozione di “casa” approfondendone molti aspetti, curandone ogni dettaglio come fosse in un condominio di lusso in un quartiere residenziale. Insieme al Presidente Fara abbiamo, dunque, pensato che sia giunto il momento di ampliarne l’orizzonte, costruendo sul prezioso lavoro svolto, per cominciare a occuparci del “quartiere” in cui la nostra “casa” si trova. Ciò per assicurarci che le nostre esigenze (quelle del nostro condominio!) siano tenute in debito conto ogni volta che nel quartiere sia necessario un intervento. Abbiamo cioè pensato che la nozione di “mondo” sia il contrappeso inevitabile a quella di “casa”. Infatti, a ben vedere, nulla di ciò che capiti nel quartiere può essere alieno da quello che capita nella nostra casa e, alla lunga, casa non può pensarsi compiutamente se non guarda al mondo, nel quale, dopotutto, abitiamo”.

L’idea del progetto, quindi, “è far crescere la consapevolezza di come il “mondo” influenzi la “casa” e di come la “casa” debba/possa cogliere opportunità e proteggersi dalle minacce promananti dal “mondo”. Nel far ciò, intendiamo avvalerci del collaudato metodo dell’Istituto: l’analisi dei trends, la valutazione dell’impatto e il criterio dell’interesse nazionale come prisma attraverso cui guardare al mondo circostante e alle sue dinamiche sempre più veloci. D’altra parte, l’incertezza e i mutamenti che stiamo vivendo, impongono un approccio “evolutivo”, che permetta a un ambiente e ai suoi abitanti di comprendersi a vicenda e di adattarsi in maniera mutuamente strategica. La sfida che vogliamo raccogliere – conclude – è quella di aiutare l’Italia a navigare in mare aperto, senza più reti di protezione scontate. Senza ambizione di dare consigli ai naviganti, ma nel tentativo, questo sì ambizioso, di cercare almeno di fornire una mappa attendibile degli iceberg da schivare e dei venti da sfruttare”. (aise) 

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