Contro natura sono i comportamenti omofobi | Luciano Bartoli (Cremona)
Signor direttore, faccio mie le parole della biologa Barbara Gavallotti, che ha detto: non si capisce perché gli esseri umani dovrebbero adeguare il proprio comportamento alle altre specie.
Nel caso dell’omosessualità il problema non c’è, perché non solo è prevista dalla natura e dall’evoluzione, ma anche estremamente diffusa.
Ci sono almeno 1.500 specie diverse nelle quali si sono visti comportamenti omosessuali, dai mammiferi al moscerino della frutta: coppie stabili, coppie temporanee, coppie che si formano per allevare una prole ottenuta con l’aiuto di qualche altra specie.
Ci sono anche animali che cambiano sesso nel corso della vita: magari trascorrono la prima parte della loro esistenza come maschi, e la finiscono come femmine.
Quindi se ci appelliamo alla natura possiamo considerarci massimamente liberi. Resta da capire se vogliamo basare i nostri diritti fondamentali su quello che fanno i moscerini della frutta, perchéci restadi girareintorno allemele marce e poco altro. L’unica cosa contro natura, nel 2021, sono gli omofobi.
Le destre appena sentono la parola omo, mandano tutto in caciara, alimentano ignoranza, pregiudizi e crociate medievali sempre più lontane dalla realtà di oggi, dai giovani, e dagli stessi elettori gay leghisti e meloniani.
E il centrosinistra cosa fa? In parte rimane timido, perché considerai diritticivili deigay nonimportanti, perché secondo loro il tema riguarda il privilegio di poche persone ricche. I diritti umani e sociali vanno insieme, riguardano sin dalla nascita tutte le persone gay, lesbiche, transessuali, etero, ogni coppia e tipo di famiglia.
Tranne che in Italia, Polonia e Ungheria, le stesse destre conservatrici di tutti i Paesi europei hanno approvato una legge contro i crimini di odio omofobo, addirittura in Svezia la norma è stata scritta nella Costituzione.
Luciano Bartoli Cremona
maggio 2021