Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 12.50

Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: ''Tutti devono poter esprimere la propria personalità''

''Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza''

| Scritto da Redazione
Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: ''Tutti devono poter esprimere la propria personalità''

Si celebra oggi, 17 maggio 2020, la Giornata Internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rilasciare una dichiarazione prontamente diffusa a tutti i media dal Quirinale.

Il Capo dello Stato ha scritto:

"La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana"

E ha aggiunto, parlando di discriminazioni sessuali:

"Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale"

"È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile,tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé"

E ha specificato:

"La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri"

In conclusione ha poi aggiunto:

"Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale"

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