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CR La minoranza non vota mozione per scioglimento movimenti fascisti |Roberto Poli

La mozione è stata infine approvata con i soli rappresentanti della maggioranza, mentre i rappresentanti della minoranza sono rimasti in aula ma non hanno partecipato alla votazione.

| Scritto da Redazione
CR La minoranza non vota mozione per scioglimento movimenti fascisti |Roberto Poli

Cremona La minoranza non vota la mozione per lo scioglimento movimenti fascisti |Roberto Poli

 Mozione presentata in data 26 ottobre 2021 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) inerente l’istanza di scioglimento di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.

 Premesso che:

il 9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l'obbligo del green pass per i lavoratori, nel centro di Roma, per l'intero pomeriggio e fino a tarda sera, appartenenti a Forza Nuova e ad altre organizzazioni di estrema destra hanno tentato di assaltare le istituzioni dando luogo a duri scontri con la polizia, a numerosi episodi di violenza e di vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della CGIL dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze;

i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, erano a capo di quei manifestanti che si sono staccati dal corteo proprio per assaltare la sede della CGIL dopo aver minacciato dal palco con le parole "Stasera ci prendiamo Roma" ed essersi diretti verso Palazzo Chigi; - al momento sono dodici le persone arrestate per i suddetti fatti, fra i quali Roberto Fiore, Giuliano Castellino e Luigi Aronica, un esponente dei Nar, per numerosi reati fra i quali violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio; - sono trentotto i feriti tra agenti di polizia, finanzieri, giornalisti e passanti; come dichiarato dalla Ministra dell'Interno Lamorgese, si è trattato di atti di violenza con un"'inquietante carica eversiva", in cui erano evidenti la matrice neofascista, la premeditazione nella scelta degli obiettivi e l'utilizzo della violenza quale "metodo" di azione politica per realizzare un attacco alla democrazia, alle istituzioni e ai sindacati che della democrazia rappresentano un importante presidio;

non si tratta di un episodio isolato, in quanto negli ultimi anni si sono verificati numerosi episodi di violenza riconducibili a partiti e movimenti di estrema destra che si organizzano sui social network per infiltrarsi in manifestazioni organizzate allo scopo di alimentare la tensione sociale e compiere atti di violenza e vandalismo;

la gravità delle azioni violente poste in essere da un partito politico come Forza Nuova e da altre organizzazioni di estrema destra è aumentata dall'evidente matrice fascista di tali azioni, troppo spesso derubricate a gesti di pochi e isolati individui violenti, con la volontà di minimizzare in modo colpevole, ambiguo e irresponsabile l'ispirazione di queste organizzazioni politiche all'eredità del ventennio fascista e l'uso della forza e della violenza come "metodo" di azione politica in radicale contrapposizione con l'identità antifascista della Costituzione repubblicana.

 Considerato che:

la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;

l’articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645,  dispone che: “ai fini della XII disposizione transitoria e finale (primo comma) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta· politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista";

l'articolo 3 della stessa legge prevede che "Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l'interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell'associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell'articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell'articolo 77 della Costituzione."

 Sottolineato che:

anche nel territorio cremonese si sono verificati episodi di matrice neofascista e in particolare al cimitero si tiene ogni anno una celebrazione in memoria di Benito Mussolini e dei caduti della Repubblica di Salò con esibizione di saluti fascisti in dispregio dell'ordinanza comunale che vieta i saluti "romani".

 Ricordato che:

il Consiglio Comunale di Cremona ha già approvato un ordine del giorno volto a ridefinire il regolamento di concessione di sale e spazi pubblici affinchè preveda di autorizzare gli spazi solo a coloro che garantiscono il rispetto dei valori costituzionali ovvero i valori di libertà, democrazia, eguaglianza, pace e giustizia sociale, ripudiano il fascismo, non professano o praticano atteggiamenti razzisti, fascisti, violenti e omofobi.

 Valutato che:

sono tre i casi di movimenti politici sciolti in virtù della c.d. legge Scelba: il caso di Ordine Nuovo, sciolto nel 1973, quello di Avanguardia Nazionale, sciolto nel 1976, e quello più recente del Fronte nazionale, sciolto nel 2000, a tutela della legalità democratica e repubblicana sancita dalla Costituzione;

Forza Nuova è un'organizzazione politica di estrema destra che si ispira al fascismo, come stabilito da una sentenza della Corte di cassazione (sezione V penale, 8 gennaio 2010, sentenza n. 19449) in cui si legge "Nonostante la fine del regime fascista, sono sopravvissute associazioni e organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a questa ideologia e che ( ... ) pretendono di tutelare la propria identità politica”;

quanto avvenuto il 9 ottobre scorso a Roma rientra chiaramente tra le fattispecie previste dalla legge Scelba, ovvero l'uso della violenza quale metodo dì lotta politica, il propugnare la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione, la denigrazione della democrazia e delle sue istituzioni.

 Preso atto che:

nella risposta del vice Ministro dell'interno Vito Crimi, all'interrogazione n. 5-04851 dell'onorevole Fornaro sulle attività dei movimenti di estrema destra volte ad alimentare la tensione sociale e a favorire atti di violenza e vandalismo nel quadro dell'emergenza Covid, pubblicata il 28 ottobre 2020 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) della Camera dei deputati si legge: "( ... ) nell'interrogazione si fa riferimento al coinvolgimento di gruppi dell'estrema destra in scontri e violenze e, in particolare, a loro infiltrarsi nelle manifestazioni organizzate dalle categorie colpite dalla crisi emergenziale scaturita dall'emergenza sanitaria in corso. A seguito delle più recenti disposizioni adottate e delle conseguenti restrizioni legate alla gestione dell'epidemia da Covid-19, si è registrata un'intensificazione dei fenomeni di protesta che, mirando a cavalcare il malcontento di alcune fasce sociali, contestano le misure, da ultimo, adottate dal Governo nei giorni scorsi. Già da alcuni mesi diversi movimenti di estrema destra hanno intrapreso una strategia volta a strumentalizzare il disagio economico derivante dal contesto emergenziale, al fine di acquisire proseliti e popolarità. In tale contesto, il movimento di Forza Nuova, a partire dallo scorso giugno, ha preso parte a diverse manifestazioni per lo più a carattere estemporaneo che, in numerosi casi, hanno trovato sostegno nell'ambito dei social network più diffusi. ( ... ) Dall'inizio dell'anno, le indagini svolte su soggetti gravitanti negli ambienti di estrema destra hanno consentito di trarre in arresto 6 militanti d'area e di deferirne 322 all'Autorità Giudiziaria. In ogni caso quindi, come emerge anche dai dati illustrati, il Ministero dell'interno, presta la massima attenzione alle diverse forme in cui sì manifesta la protesta e ad eventuali forme di degenerazione in violazione dei principi costituzionali”.

 Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco

a rappresentare al Governo la necessità di dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di loro competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.

 Dopo l'illustrazione della mozione da parte del primo firmatario, il consigliere Roberto Poli, è iniziato il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona – Energia Civile), Federico Fasani (Forza Italia), Simona Sommi (Lega – Lega Lombarda) e Nicola Pini (Partito Democratico). A nome della Giunta è intervenuto l'Assessore con delega ai Percorsi sulla Costituzione e Liberazione Luca Burgazzi.

 La mozione è stata infine approvata con i soli rappresentanti della maggioranza, mentre i rappresentanti della minoranza sono rimasti in aula ma non hanno partecipato alla votazione. 

 

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