Sabato, 20 aprile 2024 - ore 07.59

(CR) Pianeta Migranti. Europa smaltisce 55 milioni dosi e l'Africa è senza vaccini.

L’ Unione Europa a fine febbraio, dovrà buttare 55 milioni di vaccini in scadenza, mentre in Africa solo l’11% della popolazione ha ricevuto le due dosi.

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. Europa smaltisce 55 milioni dosi e l'Africa è senza vaccini.

Cremona Pianeta Migranti. L’Europa smaltisce 55 milioni di dosi in scadenza e l'Africa è senza vaccini.

Apartheid vaccinale in un mondo a due velocità. L’ Unione Europa a fine febbraio, dovrà buttare 55 milioni di vaccini in scadenza, mentre in Africa solo l’11% della popolazione ha ricevuto le due dosi.

 

Dall’inizio dell’anno, si stima che in Africa almeno 250 mila persone siano morte a causa del virus, quasi 7 mila al giorno. La denuncia è di Oxfam e Emergency, membri della People's Vaccine Alliance, in occasione del summit tra i leader dell’Unione Europea e dell’Unione Africana, in programma prossimamente a Bruxelles.

“Nonostante la retorica di una relazione speciale con l'Africa - hanno detto Sara Albiani, Policy Advisor per la salute globale di Oxfam Italia e Rosella Miccio, presidente di Emergency - l’Unione Europea, che al momento è il primo esportatore di vaccini al mondo, ha dato la priorità alla vendita di dosi prodotte in Europa ai paesi ricchi in grado di pagare prezzi esorbitanti facendo prevalere unicamente la logica del profitto delle case farmaceutiche”. Solo l’8% delle dosi esportate sarebbe andato al continente africano.

Allo stesso tempo, fino ad oggi è l’Unione europea, sotto la spinta della Germania, ad opporsi con maggiore forza alla proposta di sospensione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini Covid, avanzata da India e Sud Africa all’Organizzazione Mondiale del Commercio con il sostegno dell’Unione africana e di oltre 100 paesi. Un passo che, se accompagnato dalla condivisione di tecnologie e know-how, consentirebbe la libera produzione di vaccini, test e cure, bloccando lo sviluppo di nuove varianti del virus”.

L’Italia è stata assente da questo dibattito a livello europeo, schiacciandosi sulle posizioni della Commissione europea e della Germania, sebbene il Parlamento si sia più volte espresso per chiedere al Governo di promuovere la sospensione dei brevetti all’interno delle istituzioni europee. “L’Unione europea continua ad anteporre gli interessi delle case farmaceutiche all’obiettivo di salvare vite in Africa; l’ultima parola continuano ad averla le aziende produttrici – concludono Albiani e Miccio – Su queste basi non si riesce quindi a capire come si possa definire un’agenda di lavoro condivisa con l’Unione africana”.

Biontech, l’azienda tedesca partner di Pfizer, ha venduto solo l’1% del suo export nei paesi africani. Sani Baba Mohammed, segretario regionale per l’Africa e il Medio Oriente del Public Services International, parla di “apartheid vaccinale” che ha e avrà, un costo immane in termini di vite perse, impatto sulle economie e sui sistemi sanitari dei paesi africani. BioNTech ha recentemente annunciato l’intenzione di produrre complessivamente 50 milioni di dosi in Africa, una cifra inferiore alla propria produzione mensile in Germania.

Oxfan e Emergency fanno il punto anche sul progetto Covax finanziato dalla Unione Europea con 3 miliardi di euro. Il progetto sta facendo i conti con la mancanza di finanziamenti da parte dei paesi donatori, dopo aver mancato l’obiettivo di vaccinare il 20% della popolazione dei paesi più poveri entro la fine del 2021. Ad oggi Covax ha consegnato 1,18 miliardi di dosi a fronte dei 2 miliardi che si era impegnato ad inviare entro fine anno.

Tutti sanno che le varianti del Covid si sviluppano facilmente là dove non arrivano i vaccini. Ma la miopia del business non tiene conto del bene della salute globale. Un perverso egoismo che mette tutti a rischio contagio.

 

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