Sabato, 20 aprile 2024 - ore 09.32

CREMA MORTI DA UNA SETTIMANA: SIGILLI ALLA CASA

Coppia morta a Crema: sigilli alla casa, indagini sulle cause

| Scritto da Redazione
CREMA     MORTI DA UNA SETTIMANA: SIGILLI ALLA CASA CREMA     MORTI DA UNA SETTIMANA: SIGILLI ALLA CASA
Un uomo e una donna rispettivamente di 65 e 64 anni sono stati trovati senza vita ieri pomeriggio alle 15 in un appartamento di via IV Novembre a Crema.
 
Dalle prime informazioni sembrerebbe che il decesso sia avvenuto da giorni. Sono stati i vicini, che hanno descritto i due conviventi come molto riservati, a chiamare i soccorsi.
 
Erano preoccupati perchè da giorni non li vedevano.
 
Sul posto sono accorsi i medici del 118 e i vigili del fuoco che sono entrati nell’appartamento dopo aver forzato la porta.
All’interno c’erano i corpi esanimi dell’uomo e della donna.
 
Lui, invalido, costretto sulla sedia a rotelle, è stato trovato sul pavimento della sala, mentre lei in bagno.
Indagano i carabinieri del nucleo radiomobile e investigativo di Crema.
 
Non sarebbero stati trovati segni di violenza sui corpi e non sono stati riscontrati segni di effrazione.
Sul decesso della coppia sono in corso accertamenti.
 
Tra le ipotesi al vaglio, il doppio suicidio.
I Carabinieri di Crema hanno messo i sigilli all’appartamento di via IV Novembre 52 a Crema dove, nel pomeriggio di mercoledì, una coppia è stata rinvenuta priva di vita, mentre procedono le indagini sul doppio decesso, per ora ancora avvolto nel mistero.
 
I due, un uomo di 65 anni e una donna di 64, erano morti probabilmente da quasi una settimana, come testimonia l’avanzato stato di decomposizione dei corpi.
Una vicenda avvolta nel mistero, considerando che è già stata esclusa la fuga di monossido, è che i corpi non presentano segni di violenza, né vi erano segni di effrazione.
 
La coppia, peraltro, era considerata molto schiva e riservata, e forse anche per questo nessuno si è reso conto prima della loro assenza. Neppure i vicini li conoscevano bene.
 
A insospettire la donna delle pulizie, che si occupa delle parti comuni del caseggiato, è stata una strana «puzza». Sempre più pungente, mano a mano che ci si avvicinava al portoncino di quel bilocale. E allora, alle 14 di ieri, sono stati avvertiti i vigili del fuoco, dato che suonando il campanello nessuno rispondeva.
 
Hanno impiegato pochi istanti, i pompieri, a far saltare la serratura. Ma per oltrepassare la soglia, sono stati costretti a indossare gli autorespiratori, per difendersi dal fetore.
 
Nessun segno di violenza, almeno all’apparenza, sui cadaveri.
 
E il fatto che la porta fosse chiusa dall’interno e nell’abitazione nulla sembri fuori posto, farebbe escludere «interventi di estranei», per dirla come i rapporti di servizio.
 
Ciò nonostante, gli investigatori della caserma Maritano sono rimasti nella casa sino alle 20, nel tentativo di capire cosa abbia ucciso una coppia, che usciva di rado, se non per fare la spesa.
 
Solo l’autopsia, che verrà quasi certamente disposta già oggi, potrà far luce sul giallo.
 
Anche se l’ipotesi del doppio malore fatale, sebbene non impossibile, appaia per lo meno poco probabile. Resta il gesto volontario, ma si tratta solo di una delle piste che non vengono scartate.
 
Sostituita la serratura, sono stati applicati i sigilli: locali sotto sequestro per attività giudiziarie.
 
I militari stanno cercando di risalire ad eventuali parenti in vita:
lui era di origine pugliese, lei di Chieti, e abitavano a Crema da alcuni anni.
 
 
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