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Cremona Concerto benefico di Natale

| Scritto da Redazione
Cremona Concerto benefico di Natale

Cremona Concerto benefico di Natale
Cremona, mercoledì 18 dicembre 2013 – ore 20,45
Museo del Violino Auditorium Giovanni Arvedi

Concerto benefico di Natale

Uto Ughi, violino,

Camerata Ducale

Guido Rimonda, direttore e violino

Uto Ughi suona il violino Antonio Stradivari “Kreutzer” 1701

Guido Rimonda suona il violino Antonio Stradivari “Leclair” 1721

L’intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza

programma

J. S. Bach    Suite per orchestra n. 3 in re maggiore BWV 1068

Ouverture
Aria
Gavotta I e II
Bourrée I e II
Giga

J. S Bach       Concerto per 2 violini e orchestra in re minore BWV 1043

Vivace
Largo ma non tanto
Allegro

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T. A. Vitali         Ciaccona in re minore per violino e orchestra

W. A. Mozart     Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore K 219
Allegro aperto
Adagio
Rondò: tempo di Minuetto

UTO UGHI

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin.

Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: «Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo». Ha iniziato le sue grandi tournée europee esibendosi nelle più importanti capitali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali festival con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui Concertgebouw di Amsterdam, Boston Symphony Orchestra, Philadelphia Orchestra, New York Philharmonic, Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.

Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival ‘Omaggio a Venezia’ al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival ‘Omaggio a Roma’ (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico e alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.

Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival ‘Uto Ughi per Roma’ di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Intensa la sua attività discografica.

Ultime incisioni in ordine di tempo: ‘Il Trillo del diavolo’ (disco live dei più importanti pezzi virtuosistici per violino), il Concerto per violino di Schumann diretto da Wolfgang Sawallish con la Bayerischer Rundfunk, i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma, la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino diretta da Frühbeck de Burgos. Uto Ughi suona un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei Guarneri esistenti, e uno Stradivari del 1701 denominato ‘Kreutzer’ perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

 

GUIDO RIMONDA

Guido Rimonda è una delle personalità musicali più complete ed affascinanti dell'odierno panorama violinistico italiano. Durante il percorso di studi al Conservatorio G. Verdi di Torino, il violinista di origine saluzzese rimane affascinato dalle composizioni e dalla vita di Giovan Battista Viotti. Dopo aver terminato brillantemente la specializzazione al Conservatorio di Ginevra con il maestro Corrado Romano, Rimonda si dedica totalmente alla valorizzazione delle opere del compositore piemontese fondando diverse attività a lui dedicate. Nel 1992 istituisce l’orchestra Camerata Ducale e nel 1998, in stretta collaborazione con la città di Vercelli, è tra i promotori del Viotti Festival. Il progetto raccoglie immediatamente il consenso dei grandi protagonisti della musica classica che aderiscono alla stagione musicale suonando al fianco dell’Orchestra e del suo Direttore.

Il Viotti Festival, giunto alla sua 16esima edizione, vanta la partecipazione di personalità quali Accardo, Ughi, Mintz, Galliano, Bacchetti, Spivakov, Oistrakh, Maisky, Faust, De Maria, Hewitt, e molti altri artisti. Oltre alla stagione di Vercelli, Rimonda si è esibito nelle più importanti sale concertistiche europee, negli USA, Armenia, Sudafrica, Guatemala e Giappone.Molto intensa anche la sua attività discografica. Nel 2012 Rimonda ha firmato un contratto in esclusiva con DECCA per il Progetto Viotti: la realizzazione di 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali. Oltre all’attività di direttore musicale del Viotti Festival e della Camerata Ducale, Guido Rimonda è docente di violino presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Suona lo Stradivari “Jean Marie Leclair” del 1721 detto “il Noir”, regalatogli da una famiglia che ha voluto mantenere l’anonimato.


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