Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 04.48

Diffusione in Italia della On Demand Economy

La On Demand Economy in Italia continua a crescere di anno in anno e influisce sempre di più sullo sviluppo del lavoro e dell'acquisizione di clienti online.

| Scritto da Redazione
Diffusione in Italia della On Demand Economy

I siti come Fazland, Preventivi.it, ProntoPro e ScegliPreventivo, fanno parte di quella che oggi viene definita la On Demand Economy ovvero l'incrocio tra la domanda e l'offerta dei servizi personalizzati su richiesta.

In questo scenario si incrociano diversi protagonisti, da internet ai marketplace sopra citati, dalle aziende, gli artigiani, i professionisti, al mercato delle richieste.

Ma come siamo messi in Italia?

Un recente studio realizzato dalla Fondazione europea per gli studi progressisti (Feps) e da Uni Europa ha messo in luce alcuni interessanti dati che riguardano la diffusione della On Demand Economy anche nel bel paese.

In Italia le partite iva che fanno riferimento ad artigiani, liberi professionisti, ditte individuali e aziende sono poco più di 5 milioni, tra tutte queste i settori che sono tra i più attivi dell'economia "on demand" sono quelli dell'edilizia e dei servizi alla persona, l'esempio tipico è la necessità di un idraulico, un muratore, un elettricista per interventi di manutenzione urgente o per lavori più complessi, le richieste di traslochi e ristrutturazioni in genere.

Come cambiano le opportunità di lavoro per le aziende e i liberi professionisti italiani che si affidano alla On Demand Economy?

Dai risultati ottenuti dallo studio emerge che le aziende che operano nel settore degli interventi e servizi per la casa sono quelle che ottengono il maggior numero di richieste e hanno la più alta probabilità di acquisire clienti online grazie ai grandi marketplace.

Si parla di circa l'88% sul totale delle richieste effettuate dai potenziali clienti online.

Nella lotta tra aziende e liberi professionisti, le prime hanno la meglio con ampio distacco, oltre il 90% delle richieste che provengono dai marketplace della On Demand Economy sono indirizzate verso le aziende, dato assolutamente in linea con la tipologia di richieste relaive alla casa come predominanti.

Per quanto riguarda la suddivisione delle zone geografiche, chi abita al nord si affida molto più facilmente alla On Demand Economy rispetto a chi vive al sud, anche se l'area meridionale non è poi così distante viste le percentuali (42% nord e 26% sud), il centro Italia sta realmente nel mezzo con una percentuale che si assessta attorno al 32%.

Quanto influisce la on demand economy sul lavoro delle aziende e dei liberi professionisti?

Stando ai dati raccolti ancora poco, ma non è solo una questione di acquisizione dei lavori che spinge le partite iva ad affidarsi ai markeplace dei servizi personalizzati, dalle testimonianze rilasciate da diversi imprenditori, il riscontro in termini di visibilità e professionalità percepita aiuta ad acquisire clienti anche in un periodi di tempo più ampio.

La on demand economy sta dando modo di accorciare la distanza tra le richieste di preventivo e i tanti professionisti italiani che operano in moltissimi ambiti.

L'acquisizione di clienti tramite piattaforme online come queste da modo di potersi confrontare ed emergere non solo con fattori di prezzo, ma anche per quelli che sono i reali valori di qualità sui cui moltissime aziende italiane puntano decisamente per distinguersi dalla concorrenza.

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