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Dove abbiamo la testa? |M. Negri

| Scritto da Redazione
Dove abbiamo la testa? |M. Negri

Geografia delle teste del PD.
Tra le notizie più importanti della settimana c'è la scelta di creare un'area di libero scambio commerciale Euro Atlantica, proposta circa sei mesi fa da Obama. Non bisogna farsi facili illusioni sull'immediata ricaduta occupazionale, ci vorranno mesi ed anni per perfezionarla ma certo l'Europa potrebbe averne un grandissimo vantaggio, considerando anche i nuovi accordi commerciali fra India e Cina. Spero che questo avvenimento entri significativamente nel dibattito politico italiano.

Il ruolo di Putin sulla vicenda siriana e l'aperta sfida che la Russia ha portato agli USA e all'Europa su questo aspetto della vicenda mediorientale ci ricordano non tanto gli echi di una nuova guerra fredda quanto i nuovi assetti mondiali e l'oggettivo ruolo di grande potenza della Russia, che pone paletti e veti su determinate aree geografiche.

La decisione degli emirati arabi di dotare di nuovi tipi di missili gli insorti per difendere Aleppo ci ricorda che è in gioco il nuovo assetto del medio oriente. La richiesta degli USA all'Italia, che penso diventerà richiesta NATO, di aiutare la smilitarizzazione delle bande armate in Libia ci assegna un rilevantissimo ruolo geopolitico che credo susciterà un grande dibattito e anche molte opposizioni in Italia. Di questo dovrebbe discutere un grande partito - ma noi abbiamo la testa altrove.

Penso che il lavoro di cacciavite fatto da Letta con il decreto del fare e le prossime misure per facilitare l'occupazione giovanile si tradurranno in fatti concreti, non in mere "lenzuolate".

Letta ha inoltre contribuito a coordinare i paesi del sud Europa sul problema dell'occupazione giovanile prima del prossimo consiglio europeo di fine giugno.

Anche di questo dovrebbe parlare un grande partito, magari tappezzando l'Italia di manifesti e presidiando le piazze per spiegare, discutere. Ma noi abbiamo sempre la testa altrove.

Nella fattispecie, la testa di Bersani, che sembra non essersi dimesso da segretario del PD e presidia ancora fisicamente la direzione con tutto il suo staff, corre alla rivincita impossibile di una nuova maggioranza PD, SEL e parte del Movimento 5 Stelle, senza considerare che mai i senatori di Scelta Civica si presterebbero a questo gioco.

La testa di Renzi sta amleticamente sul "mi candido", "non mi candido", "mi candido subito", "quando mi candido"… In una considerazione tutta personale di convenienze e di opportunità.

La testa di Letta sta efficacemente sull'azione di governo, che porta avanti con onestà e senza contraddizioni, la testa di Franceschini sta nel gioco dentro-fuori governo-partito, per mantenere il massimo di potere possibile e governare il trapasso dei gruppi dirigenti locali prima del congresso vero.

Civati, che già sta stilando il programma della futura maggioranza PD 5 Stelle e oggettivamente si colloca sulla scia di Bersani, si è preso una copertina di Left.

I giovani di #occupypd vogliono difendere un congresso aperto e consiglerei loro di difendere lo statuto nazionale così com'è. Se ne facciano paladini. I piemontesi si facciano paladini dello statuto regionale piemontese, che ha una specifica tutela dell'automia e dell'autogoverno dei circoli territoriali.

I vari Liberal del PD si dividono tra chi aspetta Renzi e quelli che si dispongono ad altre candidature e opzioni.

In questo contesto lunedì sera abbiamo votato il segretario di transizione della federazione di Torino Alessandro Altamura con 24 sì e 6 stenuti su un'assemblea potenziale di circa 200 persone. Mi sispiace per Alessandro, ma la gestione del tutto è stata confusa, oligarchica, sgangherata. Se non si fissano subito i termini del congresso anche le migliori energie si esauriranno.

Dobbiamo forse fare come l'onorevole Giacchetti per la legge elettorale, cominciare uno sciopero della fame di militanti e dirigenti che non accettano più questa situazione? Scherzo ovviamente. Ma neanche poi troppo...

Magda Negri

www.magdanegri.it

2013-06-21

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