Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 12.20

Elezioni Calabria e Emilia. L’ottimismo di Renzi è giustificato? | G.C.Storti

Matteo Renzi: ‘Finisce 2-0 per noi. Abbiamo vinto’

| Scritto da Redazione
Elezioni Calabria e Emilia. L’ottimismo di Renzi è giustificato? | G.C.Storti

Per dirla con le parole del premier Matteo Renzi: "Finisce 2-0 per noi". Stefano Bonaccini e Mario Oliverio, i due candidati delle coalizioni guidate dal partito democratico, sono i nuovi presidenti di Emilia-Romagna e

Elezioni Regionali: in Emilia e Calabria vincono i candidati Pd, ma è boom astensione

Trionfo dell'astensionismo, in Emilia Romagna vota solo il 37,67% degli aventi diritto, in Calabria il 44,1%. Stefano Bonaccini nuovo governatore dell'Emilia Romagna con il 49.05% dei voti. In Calabria vince Oliverio con oltre il 61% dei consensi. Il premier: "Vittoria netta, e i partiti che sostengono lo sciopero hanno percentuali da prefisso telefonico"

Crolla Forza Italia, bene la Lega

Il risultato è però  "sporcato" dal netto calo dell'affluenza: il 37,67% in Emilia e il 44,07% in Calabria.

In entrambi i casi, molto al di sotto delle precedenti elezioni.

Questa è la cronaca sintetica di quanto è successo. Mi sto chiedendo se l’ottimismo di Renzi è giustificato e se è di buon senso l’affermazione  ‘Vittoria netta, e i partiti che sostengono lo sciopero hanno percentuali da prefisso telefonico’.

Il problema che si pone , per un partito democratico e di sinistra, è capire i dati dell’astensione e su che modello di democrazia partecipata si intende lavorare.

Ovvero non basta vincere ma contano i voti, le teste.

L’impressione che ho, visti i voti, in teste, che mancano al PD è che gli attacchi che Renzi ha sviluppato in questi mesi verso il sindacato ed i pochi risultati hanno smobilitato il nostro elettorato tradizionale. Questo sicuramente vale per l’Emilia. Per la Calabria il fenomeno è, forse, in parte diverso.

Il fatto che in Emilia la Lega avanzi sia in percentuale che in numero di voti assoluti dimostra appunto che è mancato all’appello l’elettorato tradizione di sinistra.

Certo hanno anche  pesato gli scandali, insomma un mix difficile che deve aprire , all’interno del PD, una seria riflessione.

Il 12 dicembre vi sarà lo sciopero proclamato da Cgil e Uil. Centinaia di migliaia di persone saranno in piazza incazzate con Renzi, con il Governo e con il PD. Facciamo finta di niente?

Possiamo pensare che una democrazia matura regge con circa il 60% dell’elettorale che non va a votare.

Insomma. Abbiamo vinto, nel senso che i due Presidenti sono del PD  ma sul piano della partecipazione democratica al voto abbiamo perso.

E’ necessario riflettere.

Gian Carlo Storti (Cremona)

 

 

 

 

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