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Etichettatura, un passo verso la giusta direzione

| Scritto da Redazione
Etichettatura, un passo verso la giusta direzione

Etichettatura, un passo verso la giusta direzione per tutelare i consumatori e le aziende agricole”
Coldiretti Cremona: una battaglia vitale per tutte le nostre produzioni

“Dopo la nostra manifestazione al Brennero qualcosa si muove nella giusta direzione” così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia e Delegato Confederale di Coldiretti Cremona, commenta la mozione unitaria della Camera dei Deputati che impegna il Governo  ad adottare i decreti applicativi della legge sull’etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari.

“Il valore aggiunto della trasparenza e la libertà di scelta che deve essere garantita al consumatore attraverso una libera e chiara informazione sui prodotti – aggiunge Prandini – sono due principi fondamentali sui quali si deve sviluppare il sistema economico negli anni a venire. Le lobbies che non vogliono l’indicazione d’origine sono sempre in agguato: a loro non interessa il bene delle aziende agricole italiane o dei consumatori, vogliono solo tutelare gli interessi economici di qualche paese del nord o di qualche settore industriale”.

Con la mozione approvata dalla Camera – afferma la Coldiretti Lombardia – si è fatto un passo in avanti anche nella difesa del settore suinicolo visto che il provvedimento invita il Governo a “prevedere, compatibilmente con la vigente normativa europea, l’adozione anche per le carni suine e per tutte le altre produzioni importate di un sistema analogo a quello previsto per gli olii d’oliva vergini”.

Un provvedimento quanto mai opportuno visto che nei primi nove mesi del 2013 le importazioni di carne di suino in Italia sono aumentate di oltre il 3 per cento per un totale che supera le 640 mila tonnellate, mentre quelle di prosciutti e pancette sono salite di quasi il 10 per cento con oltre 34 mila tonnellate.

“La battaglia sull’etichettatura è vitale per tutti i prodotti cremonesi, dal latte alla suinicoltura, dal pomodoro a tutta l’ortofrutta. L’agricoltura cremonese vanta numeri da primato ed eccellenze che vanno tutelate a partire dall’indicazione dell’origine in etichetta” sottolinea Simone Solfanelli, Direttore di Coldiretti Cremona. “Un esempio eclatante viene dalla suinicoltura. Nel territorio cremonese si allevano oltre 970mila suini, ma le nostre imprese subiscono la pesante, e sleale, concorrenza di prodotti che entrano anonimi dall’estero, e poi vengono spacciati per made in Italy. Basti dire che due prosciutti su tre venduti oggi in Italia provengono dall’estero, ma questo il cittadino-consumatore non lo sa. E intanto gli allevamenti italiani chiudono: la sola provincia di Cremona negli ultimi due anni ha perso 90 mila suini”.

L’inganno del falso Made in Italy – evidenzia Coldiretti – riguarda l’intera agricoltura: circa un terzo della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy contiene materie prime straniere. “Questo avviene all’insaputa dei consumatori, ai quali sono negate la corretta informazione e una vera libertà di scelta, e va a danno delle imprese agricole, alle quali si sottrae reddito e futuro – prosegue il Direttore di Coldiretti Cremona –. La risposta sta nel porre in etichetta tutte le informazioni in merito alla vera origine del prodotto, cosicché la vera eccellenza italiana, quella che nasce dai nostri campi e nelle nostre stalle, non venga più ingannevolmente confusa con prodotto anonimo, nato chissà dove, privo delle garanzie che gli agricoltori italiani possono dare, mettendoci la faccia. L’approvazione della mozione sull’etichettatura è un passo importante, frutto della tenace azione di Coldiretti. Auspichiamo che ora segua, in tempi rapidi, l’emanazione dei decreti”.

2014-01-15

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