E' di oggi l'annuncio che i lavori per la realizzazione di Palazzo Italia e dell'Albero della Vita potrebbero non essere conclusi in tempo per Expo e che il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone sta immaginando "come fare delle semplificazioni sugli appalti in modo da rispettare i tempi". Per Silvana Carcano, consigliere del Movimento 5 Stelle, "Expo ha il fiato corto e la gestione, fin qui, è stata fatta con deroghe e deroghe di deroghe. Il Presidente Cantone sta forse palesando l’impossibilità di garantire trasparenza e legalità di questi appalti con i debolissimi poteri attribuitagli da Renzi? A noi sfugge infatti come si possano garantire i diritti di quegli imprenditori che hanno partecipato in modo lecito ad appalti legati ad Expo col commissariamento del solo appalto coinvolto come nel caso Maltauro." "Ci chiediamo inoltre perché la responsabile del Padiglione Italia Diana Bracco, commissariata dal dott. Sala, non abbia mai risposto alla richiesta del presidente della Commissione Regionale Antimafia di essere sentita in quella sede."
"Lo ribadiamo, l’obiettivo di ripristinare la legalità negli appalti e nei cantieri di Expo non è contrattabile con ulteriori deroghe, nemmeno sotto la supervisione dell’Anac. Qualcuno può ben ammettere che l’Italia non può, in questo periodo storico, realizzare grandi opere in maniera sana. Queste nuove dichiarazioni del presidente Cantone vanno in questa direzione e devono essere tenute in grande considerazione ogni qualvolta si riproporranno grandi opere. L’Italia deve evidentemente ammettere che ciò di cui ha bisogno sono tante piccole opere", conclude Carcano.
Fonte: Movimento 5 Stelle Lombardia