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ExPO2015: UnPO, FIUME DI GUSTI SLOW TOURISM

| Scritto da Redazione
ExPO2015: UnPO, FIUME DI GUSTI SLOW TOURISM

FLUSSI TURISTICI PER EXPO: STUDIO DI BOCCONI – MET
Il fiume Po è un palcoscenico per Expo-Rho2015. Le distanze sono minime. In una ora si raggiunge Torino, in due ore si è a Venezia. Per 20 milioni di turisti e visitatori una occasione irripetibile per “gustare l’Italia”. Il MET della università Bocconi, diretto dalla prof Magda Antonioli Corigliano, ha realizzato una ricerca-studio sulla tipologia del visitatore ad Expo e quali sono i comportamenti previsti.  La indagine conferma che i turisti richiamati a Milano (e dintorni) da Expo2015 determineranno un totale di 23 milioni di ingressi al sito espositivo e una media di 1,6 ingressi a visitatore. Quasi 7 biglietti su 10 saranno acquistati da italiani: un connazionale su 4 entrerà a Expo-Rho. Sul fronte della domanda estera, sono quasi 6 milioni i visitatori stranieri attesi per l’esposizione nel capoluogo lombardo con una previsione di arrivi molto consistente (un milione), da parte della Cina, nazione che avrà uno dei padiglioni più grandi. Nel corso di Expo (184 giorni interi)la distribuzione dei flussi italiani e stranieri dovrebbe bilanciarsi:  quasi l’80% degli italiani visiterà la manifestazione nei periodi di “coda” (maggio-giugno e settembre-ottobre), si prevede che il 46% dei visitatori europei e il 56% di quelli extraeuropei approfitterà dei mesi estivi (luglio-agosto) per visitare i padiglioni del proprio Paese, i cluster omnia delle commodities mondiali e gli spazi dedicati ai temi della nutrizione lungo il Cardo e il Decumano che costituiranno l’anima dello spazio di Expo. La ricerca del MET, dice la prof Antonioli, stima che siano quasi 11 milioni i visitatori alla ricerca di un alloggio, ovvero quelli provenienti dalle regioni del Centro e Sud Italia e quelli stranieri. Considerando una permanenza media ottimale in area metropolitana milanese di 2,5 giorni, i visitatori genereranno una domanda ricettiva di circa 27,5 milioni di presenze, pari a una media di circa 150.000 posti/notte per 6 mesi. Milano sarà il fulcro, posizione felice per trasporti e viaggi, ma dotata di 90.000 posti/letto che mediamente, escluso i due mesi centrali estivi, sono occupati per il 55-60%. La posizione strategica di Milano, al centro delle principali tratte aeree internazionali e dell’alta velocita e punto di partenza ideale per la scoperta dell’Italia.  Secondo l’ultimo rapporto Country Brand Index, il brand Italia ha perso, tra il 2011 e il 2012, ben cinque posizioni, collocandosi in quindicesima posizione dopo paesi come la Svizzera, la Finlandia, la Danimarca e Singapore (Future Brand 2013), è evidente come Expo2015 possa costituire un’occasione per il rilancio brand nel mondo. Un forte aiuto – secondo il Met – viene dalla capacità di posizionare in mappe cognitive la potenziale domanda turistica. Secondo indagini GFK Eurisko e Comune di Milano solo il 30% è bene informato su expo, circa il 60% non conosce nulla se non qualche critica e la convinzione dei forti ritardi su tutto. Diventa difficile a 500 giorni dalla inaugurazione pensare che Expo2015 sia una grande opportunità per il BelPaese. I pacchetti turistici devono essere costruiti come “esperienza viaggio” sia per europei che resto del Mondo ma con grande capacità di cogliere i differenti dettagli, in termini di emozioni, risposte, servizi, concretezza, sicurezza, garanzia. L’unico elemento comune è il criterio geografico e la fruizione orizzontale, ovvero centralità alle capitali Europei per chi arriva da più di 2/3000 km di distanza, il padiglione della nazione di appartenenza e per circa il 53% degli intervistati: la tavola italiana e Venezia. Il dettaglio individuale si sviluppa invece per circa il 60% su criteri tematici, inserendo la visita di Expo all’interno di percorsi focalizzati su temi specifici: la cultura in genere (un must è Leonardo, come l’architettura d’acqua), la musica

(in primis la Scala e Verdi), i parchi ( il Delta risponde a 360 gradi), l’enogastronomia (guai a dimenticarsi una visita o incontro in ristorante o cantina), lo sport (bike, trekking, slow, tempo libero, ecc.) e cosi via. La predisposizione e la offerta commerciale di questi pacchetti deve obbligatoriamente tener conto dei target , dal più semplice e lineare al più complesso e ricco. Ma offerti con la stessa immagine: circa il 32% dei giovani universitari europei coglierà l’occasione Expo per venire la prima volta in Italia. A loro va riservata una offerta specifica. Attenzione – segnala la ricerca Met – la organizzazione-gestione del soggiorno in italia deve essere la migliore possibile, il BelPaese deve recuperare gradini nella scala dell’appeal turistico, meglio offrire cose nuove, brevi, ma ben costruite, seguite e garantite. Non far trovare musei chiusi, non avere treni sempre in ritardo, la mancanza di un taxi o di un parcheggio diventano fattori di scadimento anche delle migliaia di bellezze artistiche e naturali che abbiamo. Più cura, più personale che è attento, più personale che parli e scriva in ogni angolo di strada almeno 2 lingue oltre all’italiano. Oggi i turismi si sviluppano e crescono sull’esigenze, desideri e motivazioni dei turisti.

I turismi
necessitano, spiega lo studio, di una risposta alla domanda turistica e non viceversa, di spazi di scelta in piena autonomia, di costruzione da casa del proprio viaggio, di libertà di scaletta secondo un tematismo, una filosofia, anche non totalmente strutturata, ma in grado di rispondere in tempo reale alle dinamiche richieste dal mercato e dove sia possibile valutare le offerte, negoziare costi e condizioni e stringere accordi in maniera efficace ed efficiente. Parole chiave di successo in quest’ottica divengono: operatività delle piattaforme e dei canali, ruolo del mobile e dei social media, abilitazione del roaming per disponibilità/costi e per tipologie di turismo e relative azioni di comunicazione... MET Bocconi, sta portando avanti un progetto, TOURISMlink (www.tourismlink.eu), con l’obiettivo di mettere a punto una piattaforma B2B sulla quale le piccole e medie imprese del turismo possano costruire un’offerta dinamica, e in linea con le necessita e le esigenze del turista moderno, da offrire agli intermediari interessati. Expo rappresenta un’ottima – e soprattutto unica! – occasione per dare un’adeguata visibilità alle molteplici proposte. Ottimo quanto proposto da Agenda ItaliaxExpo, bene il meta-progetto UnPOxExPO anche dal sondaggio fatto fra agenzie e tour operator, bene quanto deciso da Anci, Unpli, Coni, Ministero Ambiente…ma occorre un coordinamento “fuorisalone” unico e forte, con fondi, per poter dare peso e incidenza. In questo i fondi Enit e le azioni proattive delle associazioni di categoria sono importanti perché il “fuorisalone” sia biglietto di arrivo o di transito o di partenza per tutti i turisti e visitatori senza gelosie, paure. Nuove mete turistiche creano i turismi voluti dai visitatori fai-da-te e un turismo-slow di percorsi e itinerari fra cultura e cibo, fra ambiente e svago, fra arte e sport può essere molto, molto utile per il BelPaese.

fonte:

Giampietro Comolli

Founder&Advisor&Chairman

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2013-12-26

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