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Fotovoltaico La mail pubblicata dalla Provincia è vera ma non l'ho inviata io | Gian Carlo Storti

In quei giorni concitati, attorno al 20 novembre, poiché, come vice Presedente ero stato totalmente escluso da quella che è stata una vera e propria trattativa ho chiesto al segretario Ghilardi un report degli incontri che vi erano stati tra Fondazione, Comune di Cremona e ditte coinvolte .

| Scritto da Redazione
Fotovoltaico La mail pubblicata dalla Provincia è vera ma non l'ho inviata io | Gian Carlo Storti

Fotovoltaico La mail pubblicata dalla Provincia è vera ma non l'ho inviata io | Gian Carlo Storti

Lettera che ho inviato al direttore del giornale ‘La Provincia’

Egregio sig. Direttore, sull’edizione del 2 febbraio 2020 a firma del giornalista Mauro Cabrini viene pubblicata l’immagine di una parte dello scambio di mail fra il sottoscritto ed il Segretario Generale della Fondazione Lamberto Ghilardi.

Io confermo che si tratta di una immagine tratta dalla citata mail ma che non l’ho trasmessa io al suo giornale. Mi sono sempre assunto la responsabilità delle mie azioni ma questa volta, per la pubblicazione, io non c’entro.

In quei giorni concitati, attorno al 20 novembre,  poiché, come vice Presedente ero stato totalmente escluso da quella che è stata una vera e propria trattativa ho chiesto al segretario Ghilardi un report degli incontri che vi erano stati tra Fondazione, Comune di Cremona e ditte coinvolte .

Il Dott. Lamberto Ghilardi , che ringrazio, mi ha correttamente relazionato.

Del resto è giusto e normale che Fondazione, rispetto ad un proposta di un certo peso, consulti il comune e gli assessori competenti per valutare come coordinarsi nell’affrontare la questione.

Il problema secondo me non è questo ma gli errori amministrativi e politici che sono stati compiuti.

Di quello scambio di mail ho fatto un pdf inviandolo solamente  al Sindaco ad alcuni assessori ed esponenti del Partito Democratico.

Nell’invio, tramite sms, evidenziavo  questi errori:

-Che sul piano amministrativo era stato molto scorretto , da parte di Garoli, escludere dagli incontri il vice presidente del CdA ed  aprire e chiudere una trattativa senza il mandato dell’intero Consiglio di Amministrazione;

-Che la pratica è stata seguita in fretta ed in modo superficiale e senza l’ausilio, da parte della Fondazione, di persone qualificate in materia;

-Inaccettabile poi, come militante del PD, che la base, intendendo gli iscritti dei circoli cittadini ecc. non siano stati minimamente coinvolti per dire la loro. Ad oggi questo non è ancora avvenuto. E’ certo che nemmeno la segreteria cittadina e provinciale del partito democratico fossero informati. La maggioranza del consiglio comunale è stata coinvolta dopo la deliberzaione del CdA della Fondazione avvenuta il 20 novembre.

Nel merito ribadisco la piena contrarietà alla realizzazione di quell’impianto fotovoltaico a terra. Non siamo più nella fase cosidetta dello ‘Sviluppo Sostenibile’ ma in quella dello ‘ Sviluppo Green’. Pertanto questi impianti vanno fatti solo sui tetti evitando inutili consumi di suolo. I paletti posti dall’Assessore Simona Pasquali sono risibili ed irrilevanti rispetto alla questione di fondo e cioè l’occupazione di 150mila metri quadrati di terreno agricolo. Questo è il punto. Il resto sono chiacchere.

Su questa vicenda ho ricevuto molte critiche, alcune estremamente pesanti. Sono orgoglioso di aver fatto uscire il problema che investe l’assetto urbanistico e paesaggistico di una parte della città per almeno 30 anni.

Su questa vicenda andrò avanti ritenendo che il fatto che 20 associazioni ambientaliste e due forze – politiche, Forza Italia e M5S  ( per ragioni diverse e sicuramente strumentali) abbiamo rilanciato il problema sia positivo per la città.

Chi manca, a mio avviso , è la maggioranza di centrosinistra ed il PD che sono appiattiti su pure logiche amministrative ed hanno perso la sensibilità alla lettura sociale e politica dei problemi e guardano solo le necessità economiche. Ma ne vale la pena per circa 20mila euro all’anno?

Infine confido che Gianluca Galimberti abbia il coraggio politico di fronte alla città di resettare il tutto e bloccare questo scempio.

Gian Carlo Storti

Cremona 2 febbraio 2020

 

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