Sabato, 20 aprile 2024 - ore 10.40

I poliziotti lavorano nella sporcizia.

| Scritto da Redazione
I poliziotti lavorano nella sporcizia.

Oltre alla grave cronica carenza di mezzi e personale, i poliziotti sono costretti a lavorare pure nella sporcizia!
Infatti, è giunta notizia in questi giorni che sono stati tagliati del 30% i fondi a disposizione per gli
appalti di pulizia delle caserme e degli uffici della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili
del fuoco. Tali tagli si aggiungono a quello del 20% già effettuati nel 2009.
Le già precarie condizioni di pulizia e igiene sui posti di lavoro diventeranno quindi insostenibili.
Il taglio complessivo del 50% effettuato in maniera lineare, di tipo “ragioneristico”, non solo mette a
rischio la salubrità dei luoghi di lavoro e gli spazi aperti ai cittadini, ma colpisce pesantemente i lavoratori e
le lavoratrici del Settore pulizie. Porteranno inoltre sempre più ad una assegnazione degli appalti in base
all’offerta al massimo ribasso - non occorre certo spiegare la pericolosità di tale sistema - rendendo poi impossibile
agli addetti alle pulizie rispettare i carichi di lavoro previsti dai capitolati di appalto. Tali addetti,
che già oggi hanno orari sotto i minimi contrattuali e salari bassissimi, saranno quindi costretti a fornire
un servizio sempre più carente.
Per capirci: le pulizie dei servizi igienici potranno essere effettuate sommariamente, ad andare bene, un
paio di volte a settimana, gli spazi comuni aperti a pubblico (Questure - Uffici immigrazione- Anticrimine -
Commissariati, Polfer, Polizia Stradale, ecc) avranno il lavaggio pavimenti una volta per settimana, mentre
negli Uffici operativi e archivi sarà previsto una volta ogni 15 giorni.
Naturalmente, nei pochi posti ove nei bagni vi sono sapone e carta igienica spariranno definitivamente e
le ragnatele verranno tolte una volta all’anno…
Rimane però l’amarezza e l’umiliazione che non si lavano con un pò di detergente in più. Sì, perché è
contrario alla nostra dignità ed è umiliante dover lavorare in mezzo alla sporcizia.
E’ umiliante e contrario alla nostra dignità dover ricevere i cittadini dovendoci vergognare nel farli entrare
in uffici pubblici che sono anche i nostri posti di lavoro. Già, perché anche in quelle condizioni l’immagine
dello Stato siamo noi.
E dentro le divise ci stanno delle persone che meriterebbero - come persone e come lavoratori - un minimo di rispetto
dal loro datore di lavoro!
In queste condizioni ancora di più risaltano gli sprechi di questo Governo che mentre risparmia sulle spese di pulizia butta via 300 milioni
che avrebbero potuto essere risparmiati accorpando i referendum alle consultazioni amministrative, che continua a buttare via denari
pubblici per auto blu e scorte.
Oppure che si permette il lusso di consentire spese sulla cui necessità molto ci sarebbe da dire, come quella somma, che andrebbe dai 5 ai
7 milioni di euro, che costituirebbero gli oneri finanziari derivanti dal cambio di denominazione da “Regione” a “Legione” dei Comandi
dell’Arma dei Carabinieri (per cambio di insegne, distintivi di reparto, cartellonistica, timbri ecc) decise da un Comandante Generale
dell’arma poco prima di andare in pensione, mentre nelle caserme dei Carabinieri si vivono i medesimi
problemi di carenza dei più elementari mezzi che si vivono nelle Questure e nelle specialità della Polizia di Stato.
Naturalmente, il SILP adotterà tutte le iniziative possibili nelle province sulla questione avvalendosi di tutte le possibilità che la legislazione
in materia fornisce.
La Segreteria Regionale
SILP per la Cgil Lombardia

sito  http://www.silplombardia.it/

1903 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria