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IL DOPO EXPO. SENZA CHIAREZZA NON SI VA DA NESSUNA PARTE |F.Cortiana

| Scritto da Redazione
IL DOPO EXPO. SENZA CHIAREZZA NON SI VA DA NESSUNA PARTE |F.Cortiana

IL DOPO EXPO. SENZA CHIAREZZA NON SI VA DA NESSUNA PARTE |F.Cortiana
L’Expo 2015 già ora sta mettendo in luce la valenza emblematica, per l’intero paese, propria del territorio che dovrebbe definirsi come Grande Milano. Così emerge l’ambivalenza della capacità d’intuizione, relazione, innovazione e rischio dentro i mercati internazionali insieme alla zavorra della speculazione a breve, meglio se immobiliare. Eppure tre elementi dovrebbero metterci in guardia: l’eredità a volte desolante dei territori interessati dalle esposizioni universali, centrali durante la manifestazione e poi ai margini del loro stesso contesto urbano. Il secondo sembra già costituire un esempio di eredità inutile e devastante, la “via d’acqua”, il finto Naviglio, il presunto strategico canale irriguo, in diverse parti tombinato, che è stato presentato come tracciato immodificabile ai cittadini, che nei decenni hanno dato corpo ai parchi Pertini, delle Cave e di Trenno, oltre al Bosco in Città fatto da Italia Nostra.

09cortiana06FBPer rendere la bonifica e la messa in sicurezza più semplici Expo, avvalendosi penso dei poteri speciali del commissario, ha classificato la zona di passaggio da verde a industriale (e il PGT del Comune di Milano dove è?). All’intensa mobilitazione in corso è stato detto che se i cittadini lasciano partire i cantieri saranno possibili mitigazioni concordate, altrimenti la questione diventerà un problema di ordine pubblico. Se il buon giorno si vede dal mattino … .

Il terzo emerge dal Rapporto della Commissione Europea sulla corruzione: il costo per l’Italia ammonta a 60 miliardi annui. La metà dell’intera Europa.

Perché Expo costituisca un’opportunità capace di produrre valore nel tempo è necessaria una buona bussola orientata all’interesse generale di queste e delle future generazioni. L’interesse pubblico perciò deve caratterizzare il concorso e le energie anche dei privati, imprese, università e fondazioni, i quali realizzeranno solide azioni economiche proprio perché parte di una matrice capace di coniugare innovazione, sostenibilità, qualità, bellezza, partecipazione. Noi proponiamo la costituzione di una Fondazione di Partecipazione per coniugare al meglio la visione strategica e l’efficacia operativa. Questi sono i caratteri dello svolgimento in continuità di un tema tanto tempestivo quanto ambizioso come “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”. Il sedime dell’Expo è contiguo al Parco Agricolo Sud Milano, una delle cinture agroalimentari multifunzionali europee, dove dai Cistercensi a Leonardo ha preso corpo la competenza nella regimazione delle acque. La ricucitura e la qualificazione del tessuto territoriale periurbano dell’area Expo deve accompagnare la tessitura di relazioni per la condivisione di conoscenze propri delle filiere energetiche e agroalimentari.

 

11 FEBBRAIO 2014 DA FIORELLO CORTIANA

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http://www.arcipelagomilano.org/archives/30444

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