Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 22.17

Il Montessori di Crema tra storia e racconto

Teatro San Domenico: il Centro Galmozzi presenta IL MONTESSORI DI CREMA

| Scritto da Redazione
Il Montessori di Crema tra storia e racconto Il Montessori di Crema tra storia e racconto Il Montessori di Crema tra storia e racconto Il Montessori di Crema tra storia e racconto

Il Centro Galmozzi presenta il volume "il Montessori di Crema - tra

storia e racconto" al TEATRO SAN DOMENICO A CREMA, MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE

ALLE ORE 16.30 (ingresso dalle ore 16 per controllo green pass).

Durante la presentazione si alterneranno alcuni momenti.



Tra questi, un intermezzo musicale di canzoni del Montessori, con

Elvira

Guerini, Luca Tommaseo, Arianna e Beatrice Piacentini, Beatrice 

Madona, Francesco Bettinelli e Samuele Loddo;



una riduzione teatrale con Nicolò Schiavini, Margherita Cremaschini,

Melissa Chater, dei Corsi di Teatro di Rosa Messina;



UNA TESTIMONIANZA FILMATA DI MARIA THEVENET.

Nel foyer del Teatro sarà disponibile il volume e sarà possibile anche

rinnovare ladesione al Centro Galmozzi, per rimanere sempre

aggiornate/i

alle diverse iniziative che lorganizzazione propone dal 1999.

A cura di Annalisa Andreini e Romano Dasti Una delle realtà scolastiche più amate di Crema viene raccontata nella sua evoluzione storica a partire dalla metà dell’Ottocento. La costruzione della nuova sede negli anni Trenta, il passaggio al “metodo Montessori” nel secondo dopoguerra, la guida illuminata di maestre come Iside Franceschini e Maria Thevenet. Una vicenda che ha posto il “Montessori” nel cuore della Città è ricostruita dando voce ai ricordi ed ai racconti di chi quella storia l’ha vissuta come alunno, come docente, come genitore.

E ne restituisce, con gratitudine e riconoscenza, il senso di una realtà viva, feconda, al passo con i tempi ed insieme capace di futuro. La genesi del volume risale a circa 10 anni fa, da un’idea di Barbara Pagliari e da una sua video intervista a Maria Thevenet.

Da allora il Centro Ricerca Alfredo Galmozzi ha iniziato un percorso che si è progressivamente definito ed è giunto a conclusione con il volume.

 

Fin da subito è stata coinvolta l’attuale direzione della scuola, nella persona di Emilia Caravaggio ed è iniziato un lavoro di ricerca storica e di approfondimento con l’obiettivo di raccontare la storia della Casa dei bambini comunale, attualmente intitolata ad Iside Franceschini, partendo dalle sue radici (le scuole dell’infanzia comunali) ed arrivando all’attualità.

 

Il volume è suddiviso in tre parti. Nella prima (“Frammenti di storia”) Marita Desti si ripercorre la storia degli asili dell’infanzia comunali di Crema a partire dalla metà dell’Ottocento; si racconta la storia della costruzione dell’attuale sede negli anni Trenta e del passaggio al “metodo Montessori” negli anni ‘50. Il saggio di Immacolata Russo scandaglia gli anni ’60 e ’70, decenni nei quali la scuola ha rafforzato la propria identità, si è confrontata con i profondi cambiamenti culturali e sociali, rilanciandosi come scuola dell’infanzia di riferimento per la Città.

Il testo di Emilia Caravaggio tratteggia i passaggi più significativi avvenuti a partire dagli anni Ottanta, con l’introduzione di progettualità nuove, nell’avvicendarsi delle maestre. La parte di carattere storico contiene anche tre brevi saggi nei quali prendono la parola alcune maestre che negli ultimi decenni hanno arricchito la scuola con la loro professionalità e dedizione. Beppe Severgnini intervista la sua maestra Anna Mancastroppa e sulla scorta di alcune interviste si delinea un breve ritratto autobiografico di Maria Thevenet. Completano la prima parte il racconto delle vicende del Comitato di gestione, nato nel 1981, e dell’Associazione “Amici del Montessori”, sorta nel 2000 (la ricostruzione avviene attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti, raccolte da Annalisa Andreini) e la presentazione della giornata FAI d’autunno 2019 a cura di Annalisa Doneda, capodelegazione FAI di Crema, che aveva visto proprio la sede della scuola tra i monumenti oggetto di visita, con l’importante apporto degli studenti del Racchetti-Da Vinci e del Munari.

La seconda parte (“Frammenti di metodo”) si incarica di illustrare alcuni aspetti tipici della pedagogia e delle metodologie didattiche applicate nella scuola, ispirate al metodo montessoriano.

Il saggio di Emilia Caravaggio, con ampi riferimenti a testi di Maria Thevenet, entra nel dettaglio della “giornata” tipo, scandita da momenti precisi e strutturati, delle caratteristiche tipiche del materiale montessoriano utilizzato a scuola, nella quotidiana attività didattica, e del ruolo della maestra. Mariella Amato si occupa del cibo nella scuola montessoriana e grazie ad alcune testimonianze, lo cala nella quotidianità della Casa dei bambini cremasca. Annalisa Andreini descrive in maniera analitica i diversi spazi della struttura che ospita la scuola, mostrandone la valenza pedagogica.

Vengono poi brevemente illustrati i tanti progetti e le tante attività integrative che, soprattutto nel corso degli ultimi decenni e con il supporto decisivo dell’associazione Amici del Montessori, vengono attuati a scuola.

La presentazione è a cura degli stessi esperti e formatori che in questi anni hanno realizzato le attività. Chiude la seconda parte una raccolta di testimonianze relative ad un’iniziativa particolare, ossia la nascita e l’attività della Compagnia teatrale del Montessori, costituita da alcuni genitori, in veste di attori dilettanti. Nata negli anni ’80, la Compagnia si era avvalsa all’inizio della collaborazione di Checco Edallo. La terza parte del volume (“Frammenti di vita”) è composta di una lunga serie di testimonianze, soprattutto di ex bambini e genitori che hanno frequentato la scuola. Si tratta di una trentina di brevi racconti, raccolti da Annalisa Andreini, che partono dagli anni Cinquanta ed arrivano ai nostri giorni. Ad esse si aggiunge un testo di Beppe Severgnini, gentilmente concesso dall’autore, che riprende brani presenti in precedenti pubblicazioni dell’autore. Il volume di circa 180 pagine contiene oltre cento tra fotografe ed illustrazioni.

Le fotografie di carattere storico sono perlopiù provenienti dall’archivio fotografico del Centro Galmozzi, con qualche apporto di archivi privati.

Le fotografie più recenti provengono per lo più da privati o dalla direzione della scuola. Alcune immagini ritraggono disegni originali contenuti in una dispensa sul metodo Montessori redatta da Maria Thevenet nel 1964.

Il volume è dedicato a Maria Thevenet, per un debito di riconoscenza per i decenni trascorsi nella promozione e direzione della Casa dei bambini. Annalisa Andreini ha compiuto un complesso lavoro di raccolta di informazioni e testimonianze legate ai diversi aspetti della scuola. Preziosa è stata la collaborazione dell’attuale direttrice Emilia Caravaggio, che ha permesso il raccordo tra passato e presente ed ha favorito la raccolta delle numerose testimonianze.

Romano Dasti ha coordinato la fase di progettazione e di realizzazione del volume, con una sistematizzazione dei tanti contributi raccolti. Annalisa Radici, per molti anni maestra della scuola, ha dato un insostituibile apporto di memoria storica, di tessitura di rapporti e di raccolta di materiali.

La realizzazione grafica è opera di Davide Severgnini.

Sindaco di Crema (Stefania Bonaldi) Assessore all’istruzione (Attilio Galmozzi) Presidente Centro Galmozzi (Nino Antonaccio)

  1. Dall’asilo infantile alla casa dei bambini (Marita Desti)
  2. 2. Un’identità che si consolida. Gli anni ’60 e ’70 (Immacolata Russo)
  3. 3. Una grande responsabilità. Intervista ad Anna Mancastroppa (Beppe Severgnini)
  4. 4. Un percorso fatto insieme. Intervista a quattro maestre
  5. 5. M. Thevenet: elementi di autobiografia
  6. 6. Un nuovo modo di fare scuola. Dagli anni 80 ad oggi (Emilia Caravaggio)
  7. 7. Il Comitato di gestione e gli “Amici del Montessori” (a cura di Annalisa Andreini)
  8. 8. Giornata FAI d’autunno 2019 (Annalisa Doneda)
  9. 9. La pedagogia al Montessori (Emilia Caravaggio)
  10. 10. Il cibo nella scuola montessoriana (Mariella Amato)
  11. 11. La struttura della scuola: tutto a misura di bambino (Annalisa Andreini)
  12. 12. Il valore aggiunto del Montessori: laboratori e attività integrative (Annalisa Andreini)
  13. 13. La storia del teatro nato per caso (a cura di Annalisa Andreini)
  14. 14. Ricordi del Montessori (a cura di Annalisa Andreini e Marita Desti)
  15. 15. Il mio minimondo (Beppe Severgnini) Ogni volta che esco dal Montessori mi sento sollevato, e penso: e se fosse questa la vera scuola degli italiani?                                                                                                                                                                                                      
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