Avvio incerto oggi di una sessione straordinaria del Parlamento per discutere di istruzione e assistenza sanitaria. La seduta, convocata sulla base di 35 firme di deputati dell’opposizione, ha iniziato con due false partenze. A due chiamate consecutive della presidenza risultavano presenti 67 e 72 deputati, non sufficienti a coprire il quorum di 76 parlamentari (su 150 seggi) per dare avvio ai lavori. Dei deputati del partito di maggioranza Smer-SD, molti dei quali erano nell’edificio, ne sono entrati nell’aula soltanto 10, numero tecnicamente sufficiente a garantire il quorum se tutti i deputati dell’opposizione (67) fossero presenti.
Al terzo tentativo il quorum è stato ampiamente superato, e 138 legislatori hanno approvato l’ordine del giorno della seduta, che l’opposizione ha convocato allo scopo di mettere sul tavolo le questioni sollevate da due categorie di lavoratori che hanno messo in atto proteste diffuse ed estreme in tutta la Slovacchia: gli insegnanti, che sono in sciopero dal 25 gennaio, e gli infermieri, oltre 500 dei quali hanno rassegnato le dimissioni lasciando il loro lavoro presso gli ospedali. Entrambi chiedono migliori salari e condizioni di lavoro, oltre a un aumento dei finanziamenti del loro settore.
Tra il pubblico sono presenti alla seduta, in corso in questo momento, diversi rappresentanti degli insegnanti e degli infermieri.
Il governo ha più volte fatto sapere che riteneva inutile una seduta straordinaria del Parlamento ad appena un paio di settimane dalle elezioni del 5 marzo, ma che era pronto a discutere con i manifestanti per inserire nel prossimo programma di governo anche questioni sollevate dalle richieste delle persone in protesta.
Fonte: Buongiorno Slovacchia