A me le sue politiche economiche e sociali non piacciono. Sugli ultimissimi decreti sul Jobs Act e sull’Aspi non posso non condividere le opinioni di Susanna Camusso che dice “Il cuore della proposta del governo è un contratto a monetizzazione crescente”. Ed i diritti ? rimangono scritti sui libri di storia del ‘900 e appunto saranno ricordati come una grande stagione nella quale i lavoratori riuscirono ad egemonizzare la cultura del paese in senso democratico: far entrare la Costituzione in fabbrica.
Ormai chi la pensa così è archiviato, classificato “stile vecchio del ‘900” e messo su uno scaffale. La storia ha corsi e ricorsi e uesti diritti che oggi Renzi archivia resteranno il punto di riferimento non solo per vecchi “ reduci” come il sottoscritto ma anche per nuove generazioni. In questa fase il sindacato è sovraesposto al suo ruolo mancando un soggetto politico in grado di interpretare la protesta di piazza, ma questo non è un limite, è una ricchezza per la democrazia.
Non parliamo poi delle riforme istituzionali che non convincono ma che vanno fatte.
Verrà il momento che Renzi passerà alla storia e come tanti libri prenderà polvere in qualche scaffale. Io non mi arrendo.
Gian Carlo Storti (Cremona)