Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 09.26

L’AICS RICORDA E RINGRAZIA MAURIZIO DI CALISTO

| Scritto da Redazione
L’AICS RICORDA E RINGRAZIA MAURIZIO DI CALISTO

“Per ricordare e ringraziare Maurizio Di Calisto, collega, direttore degli uffici all’estero dell’Agenzia, esperto della cooperazione italiana di cui piangiamo la scomparsa, ripubblichiamo sulla nostra Home page l’intervista che fece per “Solidali d’Italia”, una serie da lui promossa e sostenuta di bellissimi documentari sulla nostra azione nei Paesi più diversi, messa in onda su Rai Italia”. Così l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nel ricordare Di Callisto, scomparso di recente.

“La accompagniamo con un ricordo dei “giovani esperti della cooperazione”, un manipolo di giovani che insieme a Maurizio hanno scritto un pezzo della nostra piccola storia. Sono parole – sottolinea l’Aics – a cui si associano e che sottoscrivono tutti i colleghi dell’Agenzia, vecchi e nuovi, e che hanno conosciuto in Maurizio un uomo gentile e determinato, fantasioso e appassionato”.

Il ricordo dei colleghi.

“Il nostro collega, il nostro amico Maurizio Di Calisto non è più con noi. Ci ha lasciati e, purtroppo, non per fare il pensionato dopo una vita dedicata alla cooperazione allo sviluppo.

Maurizio faceva parte di quel gruppo di esperti che dopo la legge del 1987 furono chiamati a portare avanti la storia della cooperazione italiana, raccogliendo l’eredità di un gruppo di pionieri che avrebbe accompagnato i giovani nei primi passi, trasmettendo la propria esperienza.

Maurizio, insieme agli altri entrati nello stesso periodo, ha costituito un nuovo nucleo, solido e appassionato che si è caricato sulle proprie spalle quella eredità, traghettandola fino ad ora, fino alla nascita della nuova Agenzia, a cui Maurizio ha aderito con forza e convinzione.

Maurizio ha messo tutto il suo impegno in questa professione che, per tutti noi, ha significato tanto. Ha diretto uffici importanti all’estero ma, soprattutto, ha vissuto profondamente e visceralmente il proprio ruolo, perchè per lui la cooperazione era un servizio per il nostro paese e per tutti i nostri paesi partner. Si è dedicato a formare giovani leve e siamo sicuri che tanti di quei giovani che hanno lavorato e che sono cresciuti professionalmente con lui nelle sedi dove ha operato, lo ricorderanno esattamente come lo ricordiamo noi, dedicato, competente, esperto, pronto al dialogo e al confronto delle idee, mai arrogante, mai supponente.

È un pezzo di noi che ci è stato tolto. Ci mancherà”.

questo link l’intervista per “Solidali d’Italia”. (aise) 

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