Sabato, 27 aprile 2024 - ore 10.02

L’IMPEGNO DI TIMAC AGRO ITALIA NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

L’AD PIERLUIGI SASSI AL FORUM CDO AGROALIMENTARE: «LA NOSTRA AZIONE PER AUMENTARE L’EFFICIENZA DEI PRODOTTI E RIDURRE IL CONSUMO DELLE MATERIE PRIME IN PIENA SINTONIA CON IL GREEN DEA

| Scritto da Redazione
L’IMPEGNO DI TIMAC AGRO ITALIA NELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

“Siamo sempre più

focalizzati sulla realizzazione di tecnologie ispirate alla natura, che

permettano di aumentare l’efficienza dei prodotti e ridurre il consumo

delle materie prime.__



In sintonia con la strategia europea e i nuovi bisogni degli

agricoltori

italiani, il nostro impegno è volto all’adozione di misure per la

produzione di fertilizzanti che rispettino i criteri di sostenibilità

ambientale e siano in grado di garantire reddito per le aziende

agricole”.



Lo ha affermato L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI TIMAC AGRO ITALIA

PIERLUIGI SASSI, intervenendo al FORUM CDO AGROALIMENTARE 2022, il

consueto appuntamento dedicato agli addetti del settore per

confrontarsi

sui temi dell’innovazione e del futuro del comparto agroalimentare.



 



“Il nostro modello di business – HA EVIDENZIATO SASSI – si basa su

tre pilastri fondamentali, strettamente interconnessi fra loro: ricerca

e sviluppo, flessibilità industriale e assistenza tecnica in campo con

la nostra rete capillare di oltre 160 tecnici agronomi attivi su tutto

il territorio italiano. Questo sistema è in grado di identificare i

bisogni degli agricoltori e consente di proporre al mercato prodotti

innovativi”.



 



L’azione della FILIALE ITALIANA DI GROUPE ROULLIER, punto di

riferimento mondiale nella PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI

FERTILIZZANTI, con stabilimenti produttivi a RIPALTA ARPINA

(CR) e BARLETTA, è in piena sintonia con le nuove strategie “Farm

to fork” e “Sustainable agriculture” che rendono necessario UN

PERCORSO DI GRANDE INNOVAZIONE NEL MONDO DELLA RICERCA E DELLE IMPRESE,

AL FINE DI MASSIMIZZARE L’EFFICIENZA DELLE PRODUZIONI AGRARIE e

sostenere i principi della SOSTENIBILITÀ: ambientale, sociale ed

economica.



 



“Per accompagnare la transizione stiamo lavorando per mettere a punto

tecnologie ispirate alla natura che siano sempre più capaci di

aumentare l’efficienza dei prodotti e di ridurre il consumo delle

materie prime – HA AGGIUNTO L’AD DI TIMAC AGRO ITALIA –

garantendo la massima espressione del potenziale genetico delle piante

da nutrire. La nostra ricerca è impegnata a trovare fonti alternative

di materie prime seconde per la nutrizione all’interno delle filiere

agroalimentari e dei residui che esse producono”.



 



Su questo fronte, TIMAC AGRO Italia ha infatti già sviluppato la GAMMA

DI FERTILIZZANTI ENERGEO, nellambito del progetto “RESTITUIRE ENERGIA

ALLA TERRA”, in collaborazione con COPROB-ITALIA ZUCCHERI, lunica

filiera di zucchero 100% italiano. Il progetto è finalizzato a creare

prodotti per la nutrizione vegetale secondo i più avanzati principi di

economia circolare. Un obiettivo raggiunto valorizzando i residui della

trasformazione della barbabietola da zucchero con l’omonima tecnologia

sviluppata dal Centro Mondiale dell’Innovazione del Gruppo Roullier,

il più grande centro di ricerca privato in Europa nel campo

della nutrizione vegetale e animale. Le parole di Sassi:

“Valorizzare e ottimizzare per offrire soluzioni fertilizzanti

avanzate alla aziende agricole: questo è nel concreto il nostro

contributo per la transizione ecologica e l’agricoltura del futuro”.





  Fra gli altri stimoli dobbiamo aggiungere l’impatto della

trasformazione digitale che è stata fortemente accelerata dalla

pandemia – HA INCALZATO SASSI – e che ha modificato il modo in cui

si crea valore aggiunto. Stiamo lavorando anche allo sviluppo di

sistemi

digitali per il supporto alle decisioni che ogni giorno dobbiamo

prendere per dare il meglio agli agricoltori italiani. La pandemia ci

ha

anche ricordato quanto l’agricoltura sia un asset strategico per il

Sistema Paese – ha proseguito – e questo ha incrementato

l’interesse degli investitori istituzionali nel campo

dell’agribusiness, che stanno investendo sempre più nel settore.

Anche i giganti dell’energia iniziano a considerare l’agricoltura

un’opportunità per realizzare progetti di decarbonizzazione e lotta

al cambiamento climatico.



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