Le Piccole Grandi Toscane del bicchiere hanno lasciato il segno: dopo il successo, al Castello Malaspina di Massa, dell’edizione speciale della rassegna, in linea con Expo, resta il “manifesto d’intenti”, proposto dagli Enti partecipanti per promuovere l’agroalimentare. Al solito, a Spino Fiorito, al Castello Malaspina di Massa, dal 21 al 24 maggio scorsi, non sono mancati né il vino… né l’acqua. Come da tradizione, la mostra mercato dell’enogastronomia, quest’anno riservata alla Toscana, è stata bagnata dalla pioggia, ma l’ultimo giorno, domenica, si è verificato un vero “diluvio” di folla. Soprattutto nel pomeriggio festivo, la coda di persone, per salire al Castello, si snodava compatta dal centro della città per oltre due chilometri, fin dentro al maniero.
Il “piatto forte” della manifestazione, collegata all’Esposizione Universale di Milano, è stata la presentazione della Carta di Spino Fiorito, voluta dai rappresentanti di Enti Pubblici, come Comune e Provincia, in sintonia con quella proposta da Expo. Dopo la valutazione del materiale raccolto durante tutte le precedenti edizioni della rassegna, dal 2000 ad oggi, è emerso «il ruolo di Spino Fiorito in quanto luogo di confronto e di dibattito che contribuisce al consolidamento della promozione del settore agricolo, ponendosi come vetrina di piccole produzioni di qualità. Nel contesto, nel 2002, è stato ideato il progetto Identità Immutate, basato sull’importanza della formazione di una rete di piccoli territori che hanno salvaguardato il proprio patrimonio storico, produttivo e tradizionale, riuscendo ad utilizzare l’innovazione nel rispetto della sostenibilità ambientale e produttiva, con l’obiettivo di attivare una strategia sinergica di comunicazione».
Tutti i contenuti delle nove “annate” di Spino Fiorito sono stati inseriti nella costruzione della Carta, che impegna «a sostenere l’imprenditoria agricola, in particolare femminile e dei giovani; ad agevolare l’incontro tra produzioni tipiche, l’enogastronomia locale e il turismo storico, favorendo sensibilizzazioni e conoscenze a livello scolastico e all’interno delle diverse categorie interessate; a sostenere la ricerca per non disperdere il patrimonio del germoplasma delle nostre produzioni autoctone; a considerare il valore che veicolano le produzioni locali all’interno di cornici storiche, culturali e ambientali per stimolare letture e promozioni del territorio e di ciò che in esso è contenuto, in modo sistemico».
La Carta di uno straordinario Spino Fiorito al Castello Malaspina di Massa
Il piatto forte della manifestazione, collegata all’Esposizione Universale di Milano, è stata la presentazione della “Carta di Spino Fiorito”
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