Domenica, 28 aprile 2024 - ore 17.19

La lettera di protesta degli animalisti per l’uso di animale nel prese di Gerre Caprioli

Centinaia di mail di protesta stanno arrivando alla Diocesi di Cremona, alla Curia di Cremona, al Sindaco del Comune di Gerre de' Caprioli ed al parroco di Bosco ex Parmigiano

| Scritto da Redazione
La lettera di protesta degli animalisti per l’uso di animale nel prese di Gerre Caprioli

Ecco il testo della lettera. Buongiorno, con la presente intendo unirmi alla richiesta di varie persone di evitare di utilizzare animali nel presepe allestito ogni anno accanto alla chiesa di Bosco ex Parmigiano (Comune di Gerre de' Caprioli, Cremona), in quanto si tratta di una pratica che non rispetta gli animali e li sottopone a sofferenze che andrebbero invece evitate.

Gli animali sono sottoposti al freddo intenso di questi giorni, alla paura per la vicinanza delle persone, per i rintocchi delle campane, e per il fragore dei numerosi botti di Capodanno, fatti scoppiare nelle immediate vicinanze del presepe. Inoltre una capretta è stata posta nel presepe in stato di gravidanza avanzata, tanto che ha dato alla luce due piccoli il 31 dicembre, e oltretutto già il 2 gennaio ce n'era solo uno.

Occorre ricordare che la legge vieta il trasporto di animali che siano oltre il 90% della gestazione (All. I, capo I del Regolamento CE 1/2005). Citiamo, inoltre, il parere espresso in un articolo sul benessere animale degli ovini scritto dalla dott.ssa Paola Nicolossi, veterinario dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (intervento  disponibile sul sito trentagiorni.it): "Spazi riservati in luoghi tranquilli con abbondante lettiera ben pulita devono essere destinati alle pecore o capre che si accingono a partorire. Dopo il parto la disponibilità di un luogo tranquillo è fondamentale per evitare che vi siano problemi nella formazione del rapporto tra madre e figlio. (...) le prime ore (2-6 ore) di vita dell’agnello/capretto devono trascorrere in maniera che non vi siano elementi di disturbo, in quanto la sopravvivenza del neonato dipende anche da come viene gestito questo delicato momento, quando oltre all’instaurarsi del rapporto materno-filiale e all’assunzione del colostro, il piccolo risulta particolarmente sensibile alle basse temperature (ipotermia) e alle infezioni di origine ambientale".

Chiedo pertanto al Sindaco la verifica, attraverso Polizia Municipale e ASL, del rispetto delle leggi per la tutela degli animali e agli organizzatori di togliere gli animali dalla piazza e, in futuro, di non coinvolgere animali in presepi o altre iniziative.

Questo nel rispetto delle leggi, dell'etica e anche per evitare di dare un messaggio sbagliato ai bambini e ai giovani: il messaggio che gli animali sono cose da usare come più ci piace, senza il minimo rispetto per le loro esigenze, solo perché non sono in grado di difendersi.

In attesa di riscontro, porgo distinti saluti, 

Andrea Bonometti ( Verona )

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