Milos Zeman è il leader e fondatore del Partito dei Diritti Civili: forza politica di centrosinistra staccatasi dal Partito Social Democratico Ceco. Praga volta pagina rispetto all’avversione nei confronti dell’Unione Europea manifestata dal precedente Capo di Stato, il conservatore Vaclav Klaus.
Solitario, bevitore di birra e buon vino, con un cognome da allenatore di Serie A. Questo è l’identikit del nuovo Presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, insediatosi alla guida del Paese nella giornata di giovedì, 7 Marzo.
Zeman è il primo Presidente nella storia della repubblica Ceca incaricato dal popolo con elezioni dirette, che hanno avuto luogo lo scorso Gennaio.
Il voto popolare ha permesso a Zeman di superare il Ministro degli Esteri, Karel Schwarzemberg: candidato moderato che ha saputo intercettare il consenso dei giovani e degli abitanti delle città, costringendo l’attuale Capo dello Stato al doppio turno.
Ex-Primo Ministro socialdemocratico, Zeman è fondatore, e leader, del Partito dei Diritti Civili: forza politica di centrosinistra nata da una scissione dal Partito Socialdemocratico Ceco in seguito all’appoggio prestato da alcuni colleghi di Partito dell’attuale Presidente nelle precedenti elezioni presidenziali del 2008 al candidato del Partito Democratico Civico, Vaclav Klaus.
Proprio la figura di Klaus -con cui il nuovo Presidente ceco è tuttavia in ottimi rapporti- lascia a Zeman un’eredità difficile da gestire, soprattutto in campo internazionale.
Fortemente conservatore, Klaus ha contrastato l’integrazione della Repubblica Ceca nell’Unione Europea, è stato tra i più acerrimi avversari della ratifica del Trattato di Lisbona, ed e causa della sua amicizia personale con il Presidente russo, Vladimir Putin, ha incrementato la dipendenza di Praga dalla politica energetica della Russia.
Zeman è invece un convinto europeista di centrosinistra, sostenitore dell’allargamento l’Unione Europea alla Russia, e di una politica severa nei confronti della Palestina.
Sul piano della politica interna, il nuovo Capo di Stato potrebbe avvalersi del mandato popolare per influenzare gli assetti governativi, confrontandosi con l’Esecutivo del Premier conservatore, Petr Necas, del Partito Democratico Civico.
Il Governo della Repubblica Ceca è infatti retto da una maggioranza di centro-destra composta dal Partito Democratico Civico e dal movimento di Schwarzemberg TOP09, di orientamento liberale.
La coabitazione con un Capo dello Stato di differente orientamento rende ora difficile la tenuta di un Governo che, già in passato, ha visto mancare i numeri necessari per approvare importanti riforme per il Paese.
Matteo Cazzulani
Welfare Network