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La viceministra Sereni visita Medici con l’Africa Cuamm

| Scritto da Redazione
La viceministra Sereni visita Medici con l’Africa Cuamm

Si è tenuta questo pomeriggio, 14 aprile, la visita della Viceministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni, nella sede di Medici con l’Africa Cuamm, a Padova, dove ha incontrato il direttore don Dante Carraro e i responsabili dei diversi settori. Un’occasione per presentare alla Viceministra il lavoro di Medici con l’Africa Cuamm negli 8 paesi dell’Africa a sud del Sahara in cui è presente e le nuove sfide della campagna vaccinale.

In oltre 70 anni di impegno in Africa, Medici con l’Africa Cuamm ha curato malati, ristrutturato centri sanitari, aiutato donne a partorire e bambini a nascere e crescere. Ha vaccinato bambini e formato operatori sanitari. Giorno dopo giorno, i medici del Cuamm si sono presi cura di malati di Hiv/Aids, Tubercolosi, Malaria; hanno attraversato drammi come il Marburg in Angola, l’Ebola in Sierra Leone, affrontato tante e diverse emergenze, sempre mettendo al centro di tutto i più poveri e deboli, a partire dalle mamme e i bambini. È stato possibile grazie alla collaborazione con le autorità locali e al sostegno e alla fiducia ricevute dalle istituzioni italiane, come il Ministero degli Affari esteri e la sua Agenzia.

L’impegno quotidiano prosegue nel garantire assistenza di base a tutti i livelli del sistema sanitario, dall’ospedale al centro di salute fino all’ultimo miglio, all’ultimo villaggio. Un lavoro a 360 gradi, in Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda, da “Prima le mamme e i bambini”, per l’accesso al parto assistito e gratuito, a “1000 di questi giorni” per la cura dei bambini malnutriti, fino a “Prima le mamme e i bambini: persone e competenze”, il nuovo grande programma che mette al centro la formazione delle risorse umane locali. Solo investendo nel capitale umano e formando professionisti sanitari competenti si potrà rendere migliore il futuro di queste terre che tanto ci stanno a cuore.

Un esempio concreto? La collaborazione con l’Università di Padova nel Master di secondo livello realizzato in Mozambico, che coinvolge anche due università locali quella di Beira e quella di Mondale di Maputo e nel Baccellierato della Scuola per infermieri di Wolisso in Etiopia, in collaborazione con l’Università Cattolica di Addis Abeba, sostenuti dal MIUR (Ministero dell’Istruzione).

Senza dimenticare l’importante collaborazione con la Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha permesso di stilare un sistema di valutazione della performance di 4 ospedali e relativi distretti africani, basato su 118 parametri di valutazione, in linea con il sistema di valutazione che la Scuola ha realizzato per valutare le strutture sanitarie in Italia.

Ultimo grande impegno: la campagna vaccinale contro il Covid-19 che il Cuamm sta sostenendo in tutti i paesi in cui opera. Allo scoppio della pandemia, Medici con l’Africa Cuamm si è subito impegnata nel mettere in sicurezza gli ospedali e gli operatori sanitari in Africa. Allo stesso tempo, in Italia, ha avviato un intervento di supporto a 19 strutture sanitarie in 11 regioni, per dare un aiuto concreto nella lotta al Covid19. Oggi la sfida è sul campo per trasformare le dosi di vaccino in vaccinazione vera, per arrivare fino ai luoghi più remoti. Per questo serve un impegno costante nella logistica, nella formazione, nell’equipaggiare le strutture sanitarie e nella sensibilizzazione degli operatori e della popolazione, per vincere ogni esitazione. Questi due anni ci hanno insegnato che è indispensabile vaccinare tutti, per ridurre il rischio della nascita di nuove varianti. Il cammino in Africa è ancora molto lungo, perché ci sono grandi differenze tra paesi come l’Uganda, che ha raggiunto oltre il 45% della copertura totale della popolazione target e altri, come il Sud Sudan, che si trova solo al 4%.

“Il Cuamm è una delle realtà che meglio rappresentano l’impegno della società civile italiana in Africa – ha affermato l’on. Marina Sereni –. La loro presenza e le loro attività per sostenere i sistemi sanitari dei paesi africani e aiutarli a rispondere alle domande di salute delle loro popolazioni, a partire dalle donne e dai bambini, è incredibilmente importante. Abbiamo accolto con grande interesse l’annuncio di don Dante Carraro circa l’orientamento ad avviare una presenza anche in Niger, paese prioritario per la Cooperazione Italiana”.

“Siamo felici e onorati di accogliere in casa nostra la Viceministra, on. Marina Sereni - ha detto don Dante Carraro, direttore del Cuamm –. La collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri italiano sia con la Direzione generale alla cooperazione allo sviluppo sia con l’Agenzia fa parte della storia del Cuamm. È una relazione salda e consolidata. Siamo cresciuti insieme e, anche se come Cuamm abbiamo diversificato i donatori, il Ministero rimane un partner fondamentale per il nostro lavoro in Africa. Dietro a ogni istituzione ci sono sempre dei volti e delle persone con cui si intessono relazioni e rapporti. La cooperazione italiana ha il volto della Viceministra Sereni a cui ci lega amicizia e stima per la grande dedizione e per l’impegno che mette nello svolgere il suo ruolo. Dopo la riforma della legge sulla cooperazione del 2014, questa visita è un’occasione molto gradita per rinsaldare il legame e la collaborazione con il Ministero”.

Alla visita al Cuamm è seguito un incontro tra la Viceministra Sereni, la direzione del Cuamm e la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mappelli, per ribadire il forte legame tra il Cuamm e l’Università di Padova anche in Africa. (aise) 

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