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Landini: «Rientriamo in Fiat dalla porta principale »

| Scritto da Redazione
Landini: «Rientriamo in Fiat dalla porta principale »

"Ora rimuovere tutte le discriminazioni e affrontare il vero nodo: il futuro produttivo e occupazionale del gruppo in Italia"
“A tre anni dalla firma dell'accordo che l'aveva esclusa, la Fiom rientra in fabbrica dalla porta principale, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale e all'impegno dei nostri delegati, dei nostri iscritti e del nostro collegio difensivo. La scelta della Direzione aziendale di accettare la nomina delle Rsa della Fiom Cgil è dettata dalla sentenza della Corte Costituzionale sull'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori”. A dirlo in una nota è Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil.
Ora, osserva il dirigente sindacale, "sempre come previsto dalla sentenza della Consulta, ci aspettiamo anche il riconoscimento dei diritti sindacali, a partire dalla possibilità di convocare le assemblee, alla riapertura delle salette sindacali che la Fiat ha chiuso dopo la firma del contratto separato, fino al riconoscimento delle ore di permesso sindacale. Cosa non scontata visto che l'Azienda, anche laddove costretta dai Tribunali a riconoscere il ruolo delle Rsa Fiom, le ha comunque discriminate non concedendo le stesse agibilità delle altre organizzazioni sindacali. Un esempio su tutti: in tutte le consultazioni sindacali che hanno riguardato la crisi industriale, il futuro occupazionale e l'utilizzo della Cassa integrazione, l'Azienda ha discriminato la Fiom e i suoi delegati in quanto prima ha incontrato e raggiunto accordi con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccsl e, solo in un secondo momento, ha comunicato alla Fiom le decisioni già assunte".

"Che in questo Paese ci sia bisogno di una legge sulla rappresentanza - conclude Landini - la Fiom lo sostiene da tempo. Infatti, tre anni fa abbiamo raccolto le firme e presentato in Parlamento una legge di iniziativa popolare su questo tema. Ma la Fiat non può, per l'ennesima volta, vincolare le Istituzioni democratiche del nostro Paese legando il mantenimento della produzione in Italia ad una legge che le aggrada. Torniamo a chiedere quello che già abbiamo chiesto durante l'incontro di agosto: ovvero che in tutto il Gruppo vengano ripristinate normali e corrette relazioni industriali e che già a settembre si tenga un incontro che affronti il nodo del futuro industriale e occupazionale della Fiat in Italia".

03/09/2013

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