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LNews-Scheda.LAVORO DONNE,PIANI A BRUXELLES:INVESTIRE SU CONCILIAZIONE PER COLMARE ASIMMETRIA DI GENERE

L'occupazione femminile in Lombardia e' ampiamente superiore alla media italiana, secondo i dati del 'Rapporto Lombardia 2019'. Rilevato al primo trimestre 2019, il tasso di occupazione nazionale, rivela infatti una presenza femminile del 49,6% a fronte di una maschile del 66,8%.

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LNews-Scheda.LAVORO DONNE,PIANI A BRUXELLES:INVESTIRE SU CONCILIAZIONE PER COLMARE ASIMMETRIA DI GENERE

LNews-Scheda.LAVORO DONNE,PIANI A BRUXELLES:INVESTIRE SU CONCILIAZIONE PER COLMARE ASIMMETRIA DI GENERE

(LNews - Bruxelles, 21 nov) L'occupazione femminile in Lombardia e' ampiamente superiore alla media italiana, secondo i dati del 'Rapporto Lombardia 2019'. Rilevato al primo trimestre 2019, il tasso di occupazione nazionale, rivela infatti una presenza femminile del 49,6% a fronte di una maschile del 66,8%.

In Regione Lombardia, il tasso di impiego femminile aumenta, invece, fino al 60,6%, (in aderenza agli obiettivi occupazionali UE 2020 'Strategia di Lisbona' 2010), rispetto al 76,1% maschile (in aderenza ai piu' recenti obiettivi occupazionali 'Europa 2020').

In termini settoriali, si ha una lieve prevalenza di donne nel comparto dei servizi (52,5%) rispetto a quello industriale e, nello specifico, in quelli sociali e personali, dove l'ammontare delle donne dipendenti tocca quasi il 73%.

TEMPO LIBERO E TEMPO DI LAVORO - Le donne lombarde sacrificano il proprio tempo libero (17,5% della giornata rispetto al 20,6% degli uomini) a favore del lavoro familiare (18,5% rispetto al 7,6% degli uomini) che continua a diminuire (era il 20,3% nel 2002 e il 19,2% nel 2008).   Le ore investite nel lavoro retribuito dalla popolazione adulta in Lombardia in un giorno medio settimanale rimangono superiori tra gli uomini (15,3%) rispetto che tra le donne (8,1%), anche se il gap sta diminuendo.

CONCILIAZIONE UGUALE OCCUPAZIONE - A livello regionale il tasso di copertura dei servizi (a sostegno della conciliazione), (28,1%) e' superiore alla media nazionale (24%), anche se ancora inferiore all'obiettivo europeo del 33%. Le motivazioni principali per le quali non si ricorre all'utilizzo dei servizi sono perche' troppo costosi (9,6%) oppure assenti o senza postidisponibili (4,4%).

(LNews)

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