«Acerbo si deve dimettere da tutti gli incarichi in Expo. Sono mesi che teniamo sotto la lente i lavori per l’esposizione universale e, manager dopo manager, il numero degli inquisiti cresce. Attendiamo con impazienza il 18 novembre per la seduta straordinaria del Consiglio Regionale su Expo, sempre nel caso che in Expo ci sia ancora qualcuno non inquisito, per un dibattito con gli stessi partiti che stanno tenendo a galla un il più grande sistema di malaffare lombardo da dopo tangentopoli»: così Giampietro Maccabiani, in merito all’inchiesta che coinvolge Antonio Acerbo, commissario delegato di Expo per il progetto Vie D’Acqua.
Per Silvana Carcano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Antimafia, «l’apertura di una indagine che coinvolge Antonio Acerbo non è affatto una sorpresa. E ancora una volta è l’assurdo progetto Vie D’Acqua ad annegare nelle inchieste. La macchina Expo andrà a scontrarsi contro un muro di cemento armato e avremo inchieste e processi per corruzione e sperpero di denaro pubblico per i prossimi vent’anni. Chiediamo anche che la Commissione Antimafia Regionale convocata oggi si esprima in maniera chiara su questo ulteriore scandalo».
«Ci auguriamo che la Magistratura vada fino in fondo e che nessuno si permetta di ostacolarne il corso. Da questo punto di vista i giudici, intralciati in tutti i modi nel Ventennio berlusconiano dall’accordo PD-PDL, possono contare su di una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che li sostiene nella loro imprescindibile opera di pulizia della spazzatura tangentistica che dilania il paese e di cui è responsabile la classe politica», conclude Gianmarco Corbetta del Movimento 5 Stelle Lombardia.
Lombardia. Duro attacco dei 5 Stelle: ‘Expo si nutre di corruzione e reati’
Il Movimento 5 Stelle chiede che Antonio Acerbo, commissario delegato di Expo per il progetto Vie d’Acqua, si dimetta da tutti gli incarichi
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