Max Factory ha cominciato i lavori di ristrutturazione dell’area ex Mercatone Uno e continua nella ricerca di personale (nella foto, il dg Giorgetti e il sindaco Festari).
I lavori per la nuova apertura, nella sede dell’ex Mercatone Uno a Madignano, procedono spediti e il brand MaxFactory è alla ricerca di personale per completare il team entro fine marzo.
“In particolare, siamo alla ricerca dei due responsabili di reparto delle macroaree home e fashion, oltre a una decina di addetti vendita nell’area fashion e un magazziniere - afferma Stefano Giorgetti, direttore generale del gruppo cinese . - Abbiamo ricevuto molte candidature dal territorio e al momento siamo ancora in fase di scrematura dei vari curriculum vitae pervenuti. Entro la fine della prossima settimana inizieremo a prendere contatto con i candidati in modo da esser pronti, tra due settimane, ed iniziare l’ultimo round di colloqui”.
Se dal lato occupazione è stato redatto il cronoprogramma, dal punto di vista viabilistico e della nuova rotatoria, la situazione è ancora in alto mare.
In campo ci sono due ipotesi.
La prima è quella di una rotatoria in prossimità del nuovo store:
“Abbiamo affidato a una primaria azienda del settore la valutazione della soluzione più funzionale all’apertura del nostro negozio - dichiara Giorgetti. - Qualora non fosse possibile, valuteremo comunque anche altre opzioni ma al momento non abbiamo purtroppo ancora la conferma di un tavolo per poter essere aggiornati con qualcosa di concreto. Il nostro obbiettivo è quello di permettere una viabilità comoda e agevole per i nostri clienti oltre che dare un valore importante al territorio.”
“L’altra ipotesi è la rotatoria già ipotizzata nel Pgt in area ex Coimbo, a carico della società che entrerà in quell’aria, secondo quanto previsto nel 2009 - ricorda la prima cittadina Elena Festari. - Tutto è ancora in via di valutazione”.
In ogni caso, la rotatoria sarebbe funzionale alla bretella che alleggerirebbe il paese di Madignano dal traffico sulla direttrice per Milano. A oggi, questo raccordo non è finanziabile dal Pnrr e non ha trovato spazio nemmeno nel piano Marshall di Regione Lombardia.
Non si scoraggia Piero Guardavilla, consigliere d’opposizione della lista Progetto Comune che rilancia: “Davanti a problemi di sicurezza, viabilità, e possibilità di snellire il traffico non bisogna rimanere fermi, soprattutto quando c’è chi è disposto a investire. È fondamentale attivarsi subito per trovare soluzioni alternative, coinvolgendo le imprese e le istituzioni e offrire possibilità di sviluppo dell’area e sicurezza”.
