Sempre a livello europeo, i dati Eurobarometrosegnalano che sta dilagando questo fenomeno, chiamato in termine tecnico medical malpractice, che definisce anche le denunce di errori sanitari: tra il 2011 e il 2016, infatti, il numero di queste accuse sono aumentate del 38 per cento, con una diffusione sempre più estesa in ambito familiare; inoltre, il 68 per cento dei cittadini europei ritiene che gli errori medici e quelli legati a una errata prescrizione dei farmaci siano tra i problemi più preoccupati nell’ambito della tutela della propria salute.
In Italia sono i dati dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) a fare luce sulla questione: in un anno solare si registrano circa 34 mila denunce di cittadini per danni subiti da medici privati e nelle strutture sanitarie, con un ritmo dunque leggermente superiore alle 93 in media ogni giorno.
Facendo due rapidi calcoli, e considerando che un risarcimento si aggira in media tra i 25 mila e i 40 mila euro, possiamo pertanto scoprire che il costo economico della malpractice italiana a livello assoluto potrebbe giungere a superare i 2 miliardi di euro l’anno, rappresentando una quota del 2 per cento sull’intero fondo sanitario nazionale.
Dal punto dei vista dei pazienti, la possibilità di denunciare un caso di malasanità è ovviamente molto importante, perché tutela dai rischi che derivano da un trattamento medico improprio, da una diagnosi sbagliata o incompleta o dall’omissione da parte del personale sanitario di una cura necessaria. Quando si ritiene di essere vittime di una situazione simile è bene affidarsi a dei professionisti che possano approfondire il caso, come gli specialisti di persalute.com, che accompagnano nel percorso di studio della pratica di denuncia malasanità, che riguarda sia la persona direttamente colpita che un familiare, la cui integrità psicofisica sia stata menomata, anche gravemente.
FONTE COMUNICATISTAMPA