Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 11.37

Operatrici Trivulzio: dopo accuse temiamo licenziamenti

Operatrici Trivulzio: dopo accuse temiamo licenziamenti

| Scritto da Redazione
Operatrici Trivulzio: dopo accuse temiamo licenziamenti

«Ora temiamo di essere licenziate». Lo spiegano alcune operatrici sanitarie del Pio Albergo Trivulzio di Milano che nelle scorse settimane con le loro dichiarazioni ai media, mantenendo l’anonimato, hanno raccontato la grave situazione all’interno della storica “Baggina” milanese, su cui sta indagando anche la Procura di Milano per epidemia e omicidio colposi in relazione alle morti di più di duecento anziani dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. «La situazione all’interno del Pat - racconta una delle operatrici - non è cambiata di molto, i reparti non hanno un numero di personale sufficiente, perché molti colleghi sono malati e continuano a spostare pazienti da un reparto all’altro». E ancora: «Continua a girare la voce dentro che chi ha parlato verrà licenziato e altri lavoratori hanno paura e dicono “ecco, per colpa di chi ha parlato perdiamo tutti il lavoro”. Noi, però, sappiamo di aver fatto la cosa giusta». Intanto, da quanto si è saputo, tra i pm che stanno indagando e l’Ats (ex Asl), che in questi giorni ha sentito in un’indagine interna «parallela» alcuni medici del Trivulzio, c’è uno scambio di informazioni e gli investigatori a breve dovrebbero iniziare ad ascoltare come testimoni anche alcuni operatori e lavoratori delle Rsa al centro delle inchieste.

 
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