Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 21.48

ORA LA RUSSIA SPARA A CASO, SENZA OBIETTIVI BEN DEFINITI

QUESTO E’ IL PROBLEMA CHE SCOMPIGLIA NON SOLO L’UCRAINA

| Scritto da Redazione
ORA LA RUSSIA SPARA A CASO,  SENZA OBIETTIVI BEN DEFINITI

Se ho ben capito da quanto leggo e vedo, la guerra sta assumendo una diversa fisionomia a seconda della residualità di soldati e mezzi ancora rimasti, sia da una parte che dall’altra. Realtà questa che determina dei problemi strategici, specie per la Russia che, come si è visto,  ultimamente non bada più a bersagli ben precisi..

Il verbo “negoziare” con il criminale Putin costituisce poi mera utopia in capo a persone che, nella consapevolezza che con un tale soggetto non sarà mai possibile mediare,  fanno violenza psichica a se stesse per sperare,  giustificandosi  con la necessità di contraddistinguersi rispetto alla dittatura, altrimenti saremmo già in aperta terza guerra mondiale con l’obiettivo di eliminare, non solo politicamente, l’ex capo del Kgb, a favore del quale, non penso possa esserci il rimpianto dell’intero pianeta tenendo conto  delle centinaia di migliaia di carneficine da lui perpetrate, anche in Russia.

Ora, l’ha capito anche la Cina che, a mio parere (psicanalizzando le varie espressioni di Xi Jinping durante il G20),  è apparso molto lontano dalla guerra come peraltro è stato da sempre il suo impero, tanto da poter realisticamente intravvedere uno status di convivenza fra le diversità dei blocchi che, nel prosieguo temporale futuro, potrebbero trovare una sorta di autoregolamentazione fino ad affinare il pensiero politico che inevitabilmente dovrà maturare in direzione della libertà. E ciò,  ad opera delle nuove generazioni che hanno studiato e continuano a studiare nelle varie università mondiali: la libertà infatti costituisce la linfa per vivere, posto che ce ne fosse stato davvero bisogno di ripeterlo. Ed i giovani sono tutti da questa parte !

Ma tutto ciò, solo a condizione che non si abusi di essa-libertà con la conseguenza di favorire nuovamente le dittature, come diceva anche Platone, in un’opera filosofica approssimativamente tra il 380 e il 370 a.C.

E di esempi recenti ne abbiamo visti anche in Europa e, specificatamente, anche nel nostro Paese.

Arnaldo De Porti

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