Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.24

Per chi suona la campana europea di M. Negri

| Scritto da Redazione
Per chi suona la campana europea di M. Negri

Cari amici di Welfare Cremona,
all’interno del numero monografico della rivista on line www.tamtamdemocratico.it  
(ottobre 2011) dedicato al tema “L’Europa al bivio”, mi ha favorevolmente colpito il seguente passaggio di un articolo di Lapo Pistelli (responsabile Esteri e Relazioni Internazionali Pd)
cui devo il titolo della mia lettera: “Romano Prodi coniò a suo tempo un’espressione semplice
ed efficace: l’Europa è come una bicicletta; se si smette di pedalare, si cade. Oggi è più vero
che mai: l’Unione Europea potrebbe vedere l’implosione lenta del proprio edificio se non
compie un ulteriore scatto in avanti. Non è più una scelta da compiersi solo per passione,
per visione, per amore di un’Europa federale, ma l’unica decisione realista possibile per
costruire un livello di sovranità efficace nell’epoca della globalizzazione”.

La bontà della tesi, mi pare, la tocchiamo con mano ogni giorno, in particolare da quando
la crisi economica internazionale iniziata nel 2008 non ha risparmiato il Vecchio Continente,
ora alle prese pure con il problema dei debiti pubblici ormai insostenibili per i singoli Stati.
Abbiamo verificato la zoppia del sistema, dotato – tramite la Bce (Banca Centrale Europea) –
di una politica monetaria comune ma non ancora di una effettiva politica di bilancio comune.
Si è avvertita, in altre parole, l’insufficienza dei richiami ai parametri di Maastricht e dei relativi moniti al coordinamento delle politiche dei vari Stati. Lo scatto in avanti sarebbe una chiara e definitiva cessione di quote di sovranità dagli Stati a una nuova Autorità centrale capace di raccogliere risorse (ad esempio, anche mediante l’emissione di eurobond) e di fornire direttive vincolanti per tutti i Paesi dell’Eurozona se non dell’intera Unione Europea.

In attesa di un soprassalto di lungimiranza da parte dei leaders europei, mi unisco a Lapo Pistelli
che termina il suo contributo evocando il poeta inglese John Donne: “Non è tempo di chiedersi per chi suona la campana perché essa sta suonando anche per noi”.

Cordiali saluti
Massimo Negri – Casalmaggiore (CR)

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