Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 06.45

Preventivo del notaio: cosa considerare e come scegliere

Preventivo del notaio, tasse e consulenza

| Scritto da Redazione
Il preventivo del notaio

Quando si tratta, ad esempio, di comprare casa, una delle ultime cose cui si pensa è il preventivo del notaio: forse perché, come è naturale che sia, le attività di ricerca e scelta dell’abitazione, le considerazioni pratiche e, perché no, anche i sogni riguardo la nuova vita che qui si svolgerà hanno il sopravvento, solo quando si giunge al momento fatidico dell’acquisto ci si trova davanti alla necessità di scegliere questo professionista, magari finendo per affidarsi a quello consigliato dall’agenzia immobiliare. Non che questo non vada bene, intendiamoci, ma potrebbe essere il caso di chiedere una consulenza e un preventivo al notaio anche per conto nostro?

Ricordiamoci infatti che, in quanto acquirenti, consuetudine vuole che il pagamento di questo professionista spetti a noi e, quindi, anche il diritto di scegliere a chi rivolgerci. Ma perché potrebbe essere bene chiedere un nostro preventivo al notaio e di cosa potremmo tenere conto in questa scelta?

Fatta salva la serietà del professionista e la sua competenza, che sono due elementi fondamentali e integranti di questa figura, e il suo porsi in un’ottica super partes (non dimentichiamoci mai che sono pubblici ufficiali) indipendentemente da chi sia a pagare, la questione della scelta è in realtà più complessa di quanto si possa pensare e dovrebbe tenere sì in considerazione il preventivo del notaio cui ci siamo rivolti, ma non fermarsi lì.

Preventivo del notaio, tasse e consulenza

Innanzitutto avremo tutto l’interesse di chiedere al notaio un preventivo che comprenda anche tutto ciò che riguarda le fasi preliminari: se tutti sanno che sarà necessario sottoscrivere un atto notarile al momento dell’acquisto, pochi invece ritengono opportuno rivolgersi a questo professionista già nelle fasi preliminari. Eppure con questi contratti ci si impegna in diversi modi a comprare l’immobile in oggetto, magari versando anche una parte della cifra concordata: e se vi fossero dei problemi? Se l’immobile presentasse delle parti abusive? Se non fosse regolarmente accatastato e si dovesse procedere a regolarizzarlo? O, ancora, se sussistessero diritti di terzi che non erano emersi in una prima fase? Tutte questioni che potrebbero causare ritardi, spese e seccature, se non addirittura l’impossibilità di procedere con la compravendita. Il che, come è ovvio, potrebbe costituire un problema di non facile soluzione. Rivolgerci a un notaio già in questa fase potrebbe evitarci di cadere in trappole più o meno consapevoli, che renderebbero impossibile procedere con l’atto se prima non sistemate.

Il preventivo del notaio conterrà poi certo la parcella per il proprio operato, le spese di archiviazione e registrazione, quanto dovrà versare per conto nostro in termini di imposte e tasse, ecc. Se la cifra è certamente un parametro importante, non dimentichiamoci però che non è e non dovrebbe essere l’unico da guardare: teniamo conto della consulenza che ci potrà dare, dell’attenzione che vorremo ci dedichi, della sua esperienza nel campo di nostro interesse, della semplice fiducia che si viene a creare per motivi del tutto personali con un notaio piuttosto che con un altro. In questo modo saremo sicuri di aver fatto la scelta giusta e che saremo consigliati per il meglio secondo le nostre esigenze.

 

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