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PROCESSO TAMOIL: LA SCELTA SCELLERATA DEL COMUNE DI CREMONA | S.RAVELLI

| Scritto da Redazione
PROCESSO TAMOIL: LA SCELTA SCELLERATA DEL COMUNE DI CREMONA | S.RAVELLI

I nuovi documenti e le nuove prove testimoniali prodotti dal Pm Saponara confermano appieno le tesi dei tre periti nominati dal giudice Salvini e segnano una svolta importante, forse decisiva, del processo a carico dei dirigenti Tamoil.

Appare oramai sempre più evidente quello che da alcuni anni solo un manipolo di militanti radicali, anche attraverso l'esercizio dell'azione popolare da parte del cittadino-elettore Gino Ruggeri, andavano sostenendo in tutte le sedi, anche istituzionali: a) l'inquinamento di terreni e falda, dentro e fuori la raffineria, è stato prodotto esclusivamente dalla Tamoil; b) l'origine di questo inquinamento era a conoscenza dei dirigenti Tamoil; c) gli interventi attuati da Tamoil - solo negli ultimi anni e non in occasione dell'autodenuncia nel 2001 – sono stati tardivi, parziali, del tutto insufficienti e quindi non in grado di interrompere l'inquinamento in corso.

A questo punto è doverosa una valutazione complessiva dell'intera vicenda Tamoil, a partire dai comportamenti scellerati messi in atto delle nostre istituzioni locali. Il 2 aprile 2011, Comune di Cremona, Provincia e Regione sottoscrivevano un accordo con il direttore generale di Tamoil Raffinazione nel quale era inserita la seguente dichiarazione: “Tamoil precisa che quanto sopra espresso (l'impegno al ripristino ambientale delle aree interne ed esterne, n.d.r.) non costituisce ammissione di responsabilità”. Trattasi di una sorta di clausola assolutoria che liberava la società libica da ogni responsabilità per l'inquinamento di suolo e falda, prima ancora che avesse inizio il processo vero e proprio. Conseguente fu quindi la scelta del Comune di Cremona di non costituirsi parte civile nel processo a carico dei dirigenti Tamoil.

A questo punto solo l'iniziativa dei radicali, attraverso la coraggiosa azione popolare di Gino Ruggeri, costituitosi parte civile al posto del Comune, sarà in grado di garantire all'intera comunità cremonese i giusti risarcimenti dovuti per il gravissimo danno ambientale arrecato alla città dalla raffineria Tamoil.

 

Cremona, 3.1.2014

 

Sergio Ravelli

presidente dell'associazione radicale Piero Wedlby

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