Dopo l’affollata e tesa assemblea dei dipendenti della Provincia sula riassetto dell’ente e il conseguente rischio esuberi, durante la qualesi è parlato anche dello sciopero generale(di Cgil e Uil) i rappresentanti sindacali Maria Teresa Perin, Fausto Mazzullo e Massimiliano Castellone , rispettivamente per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno inviato al Presidente Carlo Vezzini la seguente lettera: ‘Signor presidente, dall’assemblea dei lavoratori della Provincia, dell’ATO e di CR Forma è emersa la forte richiesta di uno specifico momento di incontro congiunto tra lei, i lavoratori, le organizzazioni sindacali, alla presenza dei parlamentari e dei consiglieri regionali espressi da questa provincia, al fine di essere informati e coinvolti nel processo di riordino dell’ente .L’istanza nasce dalle ultime informazioni diffuse dalla stampa nazionale in ordine agli emendamenti al documento di stabilità finanziaria in discussione al Parlamento che porterebbero alla dichiarazione di esubero di almeno 20.000 posti di lavoro nelle Province italiane, facendo così venire meno le garanzie occupazionali inserite nella Legge 56/2014, frutto di mediazione sindacale. Confidiamo nell ‘accoglimento dell’istanza e in una fattiva collaborazione per il coinvolgimento dei politici attori del processo di riforma. I sindacati, atteso il grave disagio dei lavoratori dell’ente in prospettiva dell’approvaz io n e della redigenda legge di stabilità finanziaria che taglia ulteriori risorse ai bilanci delle Province,ponendo così a rischio l’occupazione e i servizi, dichiarano lo stato di agitazione del personale.’
Da fonti sindacali si apprende che gli esuberi sono pari circa al 50% ( 300 unità)dei dipendenti della Provincia di Cremona che dovrebbero essere ricollocati nelle strutture della Regione Lombardia la quale dichiara che non ha le risorse per accogliere tali dipendenti.
fonte cgil-cisl-uil Cremona