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PUNTO CREMONESE: Tesser, Domizzi e Strizzolo: tre storie in 90'

Domizzi ha preso il posto del Komandante sulla panchina friulana, ma a Pordenone anche l'ex Strizzolo ha lasciato un bel ricordo

| Scritto da Redazione
PUNTO CREMONESE: Tesser, Domizzi e Strizzolo: tre storie in 90'

Domani arriva allo Zini il Pordenone, e sfido chiunque dei tifosi grigiorossi a negare il fatto che ne avrebbe avuto un grande piacere anche solo per  rivedere ritrovare il Komandante Tesser, indimenticato condottiero della cavalcata che ci ha riportato in serie B nel 2017.

Ma così’ non sarà, perché l’allenatore trevigiano è stato destituito dal suo incarico il 3 aprile 2021 dopo la pesante sconfitta per 4-1 contro il Brescia. Tesser comunque lascia un gran bel ricordo sulla piazza friulana, come gia era accaduto a Novara e dalle nostre parti del resto, si era fatto apprezzare sia come uomo e come professionista.

A lui ed alla squadra che nel 2018 ha allenato i tifosi neroverdi devono la conquista storica della serie cadetta, e non solo perché l’anno successivo il Pordenone si classificò 4° guadagnandosi la finale playoff poi persa con il Frosinone.

Sulla panchina ospite dello Zini siederà invece, Maurizio Domizzi, che dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 2019 con la sua ultima stagione di Venezia, è stato chiamato a dirigere la squadra primavera del Pordenone, per poi ritrovarsi proiettato in tutta fretta alla guida della prima squadra.

Da giocatore è per il suo temperamento e la sua determinazione agonistica ed al fatto che era il classico difensore da aquistare ad occhi chiusi al Fantacalcio (malus cartellini a parte) per il fatto non di essere un discreto rigorista ed un ottimo colpitore di testain area avversaria.

Alla prima uscita sulla panchina neroverde contro la Virtus Entella, ne è scaturito un 3-0 meritato, al netto di un avversario comunque modesto, ma di fatto il morale e la classifica ne hanno certamente guadagnato.

A Napoli la tifosi lo avevano soprannominato “muro del pianto” perché gli attaccanti avversari spesso venivano respinti come onde sugli scogli. Questa è e sarà sempre una prerogativa che cercherà di dare alle sue squadre, ma speriamo che riesca nell’intento dalla partita successiva a quella di domani contro i grigiorossi.

Luca Strizzolo, nato a Udine nel 1992, ha vestito in tre stagioni diverse la casacca neroverde del Pordenone. La prima in serie D nella stagione 2009-10, furono 21 le presenze e 4 i gol realizzati. Dopo qualche stagione di gavetta in serie C torno nel 2015 dove trovò in panchina Bruno Tedino, le 30 partite giocare e gli 8 gol contribuirono a centrare l'obiettivo dei playoff, ma non ha passare la semifinale contro il Pisa di Rino Gattuso. Nella stagione successiva passò  al Cittadella in B, ed a gennaio del 2019 quando venne acquistato dalla Cremonese dove mise da parte 15 presenze e 2 reti. 

Fine stagione ed eccolo ancora a Pordenone in prestito, una scelta che venne ripagata con un contributo determinante (28 presenze ed 8 gol) per la conquista della semifinale playoff per l’accesso alla massima serie, che però si concluse amaramente a Frosinone.

Tornato alla Cremonese, nonostante le pressioni dei dirigenti neroverdi per prolungare il prestito, inizio la stagione con Bisoli in panchina. A gennaio il Pordenone bussò ancora alla porta della società grigiorossa, per dargli la maglia lasciata libera da Diaw ceduto al Monza, ma Ariedo Braida molto educatamente declinò le offerte, e non gli si può dare torto, perché comunque più di una volta, con i suoi 6 gol all’attivo è stato determinante.

La stima e l’affetto dei tifosi neroverdi per Luca Strizzolo è stata più volte ribadita sui social, “Resterai sempre uno di noi!” si declamava in uno: la stima per un professionista fa sempre piacere, ma domani Strizzolo vestirà la maglia grigiorossa e speriamo che ci regali un'altra importante vittoria.

 -Gazzaniga Daniele-

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