Per molti analisti politici, anzi, praticamente tutti, Matteo Renzi è uno dei veri sconfitti di questa tornata elettorale, visto che il suo nuovo partito Italia Viva non è arrivato al 5% nemmeno in Toscana e il risultato di Ivan Scalfarotto, candidato Presidente per la Regione Puglia, è sostanzialmente imbarazzante, visto che è solo dell’1,6%.
Eppure Renzi trova il modo di cantare vittoria, si dice felicissimo perché sostiene di aver sconfitto i “gufi” e che Italia Viva esiste:
“A questo punto il partito c’è ed è più forte del previsto. Non ho mai visto una piccola forza politica fare un debutto simile in una elezione regionale. È andata alla grande, ma la partita vera ora è quella nazionale”
Renzi sostiene di avere avuto il “coraggio” di rischiare l’osso del collo mettendosi la faccia, perché se si fosse perso lo avrebbero massacrato e sarebbe stata addossata a lui tutta la colpa, mentre quando si vince il merito è di Conte e Zingaretti. In particolare in Toscana Eugenio Giani, candidato del PD, è stato considerato anche un candidato “renziano” e Renzi, infatti, sostiene di averlo sempre sostenuto e difeso dalle “sassate” e dal “chiacchiericcio” di chi pensava che non fosse all’altezza della candidatura.
Renzi ha anche ricordato di aver chiamato il segretario della CGIL Maurizio Landini per dirgli “porta la Cgil a votare” e ha detto:
“Ho fatto un po’ il gregario ed è andata benissimo, è un grande risultato”
Ma soprattutto, Renzi sottolinea la sconfitta dell’altro Matteo, dicendo che “Salvini ha perso per la seconda volta”, e ritiene anche di avere salvato il governo Conte, perché se il centrosinistra avesse perso la Toscana, Conte non sarebbe rimasto a Palazzo Chigi e al suo posto sarebbe arrivato Mario Draghi con un governo tecnico.
Con i dirigenti di Italia Viva ieri Renzi ha scherzato dicendo:
“È la seconda volta che salvo Conte e non so come guardarmi allo specchio”
In vista di un possibile rimpasto, Renzi non pretenderebbe altri posti nel governo, ma in molti pensano che Ettore Rosato potrebbe ottenere un ministero.