La motivazione ufficiale di questo rinvio è la ormai celebre riforma delle classi di concorso: si tratta di una questione molto importante per il futuro della formazione dei docenti e quindi non può essere presentato un testo 'raffazzonato' e che necessiti di immediati interventi emendativi. Intanto, nella giornata del 23 dicembre 2015 si è riunito il Consiglio dei Ministri e sembra che non si sia fatta menzione della questione delle classi di concorso e sembra dunque che il concorso scuola 2016 non sia più la priorità immediata per il governo. Per quale motivo?
Il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone ritengono fondamentale prima dell'emanazione del bando del concorso scuola 2016 mettere il punto conclusivo alla riforma delle classi di concorso. Si tratta, indubbiamente, di una riforma dovuta e che permetterebbe di superare una serie di contraddizioni dell'attuale sistema di suddivisione delle classi, ma allo stesso tempo sembra a molti osservatori un modo per prendere tempo. Il bando dovrebbe essere, infatti, a prova di ricorso, come ha sostenuto più volte la stessa Giannini, ma è altrettanto chiaro che sarà impossibile: sul piede di guerra 'giudiziario' è già l'Anief che, ancor prima della pubblicazione del bando, già parla dei prossimi ricorsi a favore dei docenti della III fascia GI, dei docenti di ruolo che vorrebbero partecipare, dei laureati prima del 2001/2002. Il ritardo è dovuto probabilmente al tentativo di prendere quante più cautele è possibile contro le 'minacce' di ricorso.