Settanta bus israeliani bloccati nei depositi di Atac. Ma raggi dove stava di Elia Sciacca (Cremona)
Egregio direttore, ancora una volta si sono sperperati un mare di soldi pubblici dei cittadini mi riferisco ai settanta bus israeliani bloccati nei depositi Romani presi a noleggio da Atac e arrivati in Italia, da Tel Aviv, per un problema burocratico-ecologico, gli autobus comperati dall'ATAC romana non possono circolare perché di classe euro 5 invece che euro 6e pertanto non è possibile avviare la pratica, di re immatricolazione perché violerebbero le direttive comunitarie.
Non credo che ci volesse molta intelligenza per fare una verifica da parte della giunta Raggi prima di sottoscrivere i debiti contratti, evidentemente mancano le capacità e un minimo di consapevolezza, al punto tale da non verificare neppure se i nuovi mezzi potessero circolare o meno, e poi gli amministratori romani si lamentano dei bilanci disastrosi dell’ Ama e dell’ATAC del traffico caotico, romano, sappiate che i contribuenti italiani per salvare la capitale ogni anno debbono versare 400 milioni di euro, per risanare il deficit mostruoso di 13 miliardi di euro della capitale prodotti certamente in passato ma la cosa grave è che, nemmeno la giunta dei 5 stelle dopo altisonanti proclami di efficienza di taglio alle spese improduttive ,bla bla bla, non sono riusciti ad invertire la rotta a fronte dell’aumento del debito comunale, e del disastro dei rifiuti e i trasporti vedi anche la chiusura di tre importantissime stazioni metropolitane Romane che hanno reso una pessima immagine nel mondo, non dimentichiamoci che le due partecipate, Ama e Atac sono controllate dal comune di Roma ed in primis dalla giunta Raggi
Elia Sciacca (Cremona)