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Tariffa-truffa, la lettera del Comitato Acqua Pubblica ai consiglieri provinciali

| Scritto da Redazione
Tariffa-truffa, la lettera del Comitato Acqua Pubblica ai consiglieri provinciali

Cremona 25 luglio 2013

 

Stimato signor consigliere provinciale,

domani le sarà chiesto di approvare il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) elaborato dalla AEEG. La preghiamo di opporsi a tale atto per varie ragioni, tra cui le principali sono che il MTT:

- ripropone lo stesso meccanismo abolito dal referendum del 2011 raggirando così gli italiani;

- applica la tariffa retroattivamente, cosa esplicitamente proibita in Italia e altrove;

- determina un cospicuo aumento tariffario, come riconosciuto dagli stessi proponenti;

- aggiunge il cosiddetto “FONI”, elemento di dubbia legalità sotto numerosi punti di vista;

- evita la restituzione della remunerazione del capitale investito a cui i cittadini avrebbero diritto.

Tutto questo è stato ampiamente spiegato ai cittadini e ai politici locali in incontri pubblici tenuti a Cremona e a Crema, in particolare in occasione dell’anniversario dei referendum poche settimane or sono.

Tutto questo si pone nel quadro di una situazione regionale che vede quasi tutti i gestori orientarsi verso soluzioni di gestione esclusivamente pubbliche e che ha visto pochi giorni fa, durante un incontro ufficiale, il nuovo assessore regionale Terzi istituire un tavolo di confronto tecnico e politico con i movimenti acqua di tutte le province lombarde per la redazione di una nuova legge regionale. Anche in ambito internazionale il settore idrico è stato ufficialmente escluso dalle trattative commerciali europee, riconoscendo così l’idrico come servizio da porsi al di fuori del mercato.

E’ cronaca di questi giorni il tentativo da parte di SCRP di stoppare proditoriamente il percorso che con gran fatica si sta costruendo verso una gestione in-house provinciale, accampando scuse che gettano forti ombre sulla passata gestione dell’azienda, nel tentativo di imporre agli stessi enti locali l’agenda politica.

C’è bisogno dunque di chiarezza e di uno scatto d’orgoglio che finalmente restituisca ai cittadini un minimo di fiducia in chi li amministra e siamo certi che nei prossimi mesi anche lei saprà agire con questa prospettiva. Oggi intanto, “fare la cosa giusta” significa rifiutarsi di approvare il nuovo metodo tariffario evitando così di prendere in giro i cittadini e di avallare palesi illegalità.

 

per il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

giampiero carotti

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