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Trespidi (UDC) Acqua: non basta criticare occorre proporre.

| Scritto da Redazione
Trespidi (UDC) Acqua: non basta criticare occorre proporre.

Occorre un cambio di passo, una proposta adeguata e condivisa e sostenuta dai Sindaci del territorio e dalla Provincia altrimenti la scelta del modello di gestione del Servizio Idrico Integrato rischia di diventare l'ennesimo tormentone. - dichiara il Coordinatore provinciale dell'UDC Giuseppe Trespidi - Occorre uscire dagli slogan tipo: il referendum ha indicato che l'acqua deve essere pubblica, che la gestione deve essere pubblica, che la società mista che propone il Presidente Salini è cosa nota e vecchia, e via dicendo. Da questo coro non si sottrae nemmeno il Partito democratico il quale fa solo dei richiami e anziché proporre un suo modello si limita a dire che i Sindaci vanno coinvolti e preventivamente informati. Cosa che il Presidente dell'Ufficio d'ambito Gianpietro Denti e il Presidente Salini vogliono senz'altro fare e faranno senza bisogno di sentirselo chiedere. - prosegue Trespidi - Credo però che se vogliamo uscire da un dibattito sterile e controproducente per tutti a partire dalle forze politiche è opportuno che ci si dia un metodo di lavoro condiviso che porti a scegliere un modello altrettanto condiviso. Il referendum ha fatto chiarezza sulle modalità di affidamento del servizio idrico. Tre sono le modalità di gestione: in house con affidamento diretto ad una società interamente pubblica; società mista con capitale a maggioranza pubblica e socio privato scelta con gara ad evidenza pubblica; gara pubblica tout court. Ora volendo escludere la gara pubblica non restano che due modalità. Allora esploriamo entrambe e poi scegliamo quella che si ritiene più adeguata a fornire un servizio pubblico che dia garanzie di efficienza e di minor costo per i Cittadini. È in questo modo - conclude Trespidi - che possiamo aiutare i Sindaci a scegliere un modello che dia risultati postivi per i Cittadini. All'UDC va bene in particolar modo il modello in house con una società formata dai soli Comuni e dalla Provincia di Cremona. Ed è questo il modello che riteniamo dovrebbe essere esplorato come prima soluzione. La società mista, sempre composta dai 115 Comuni e dalla Provincia, più da un socio privato scelto con gara pubblica, dovrebbe diventare la soluzione di ripiego e non la prima.

Cremona 21 luglio 2011

Giuseppe Trespidi
Coordinatore Provinciale UDC
Verso il Partito della nazione - Cremona
Cell. 335/8306343
E-mail g.trespidi@gmail.com

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