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Vicenda Lega-Bossi. Voti in libera uscita | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Vicenda Lega-Bossi. Voti in libera uscita | G.C.Storti

Vicenda Lega-Bossi. Voti in libera uscita | G.C.Storti
Le ultime vicende della Lega Lombarda che coinvolgono non solo l’amministratore ( il cui nome conta poco) ma l’intera famiglia Bossi sicuramente metteranno dei voti in libertà.
La Lega Lombarda, al di là del suo fondatore, non sarà più quella di prima. Maroni forse riuscirà a tenere assieme il partito, a “ pulirlo” come lui stesso ha scritto, ma una fase politica e storica si è chiusa.
Agli albori la Lega era votata da elettori, in massima parte provenienti dal partito comunista italiano, che delusi dall’andazzo delle istituzioni trovarono nel cemento proposto da Bossi ( l’antimeridionalismo ben identificato in “ Roma Ladrona” ) il “ comune sentire” ormai smarrito.
Il “ cappio” sventolato in parlamento fu il simbolo di quella stagione di pulizia.
La lega divenne così separatista finché , una parte, di ceti produttivi, delusi dal sistema di potere socialista e democristiano, non entrarono i massa in quel nuovo partito. In parte ne hanno cambiato i connotati facendo tramontare l’idea del separatismo in “ federalismo”. La sirena Berlusconi fece poi il miracolo di allearsi al nord con la Lega ed al sud con Alleanza Nazionale mettendo fuori gioco , per 15 anni, l’intero centro-sinistra.
In questa fase la Lega si è caratterizzata su tre parole d’ordine: federalismo, padroni in casa nostra e onestà ( i ladri erano a Roma ecc.).
Via via , sul piano politico i tre pilastri si sono sgretolati:
-Berlusconi non è stato in grado di proporre e far approvare vere riforme “ federali” ( stiamo in una grande confusione);
-“ padroni in casa nostra” di fronte agli avvenimenti apocalittici del nord africa, con il crollo dei vecchi regimi dittatoriali islamici, ha perso di “significato” in quanto i problemi dell’immigrazione si sono globalizzati;
-la grande diversità della Lega, il partito degli onesti, in questi giorni si sta sciogliendo come il ghiaccio in un bicchiere di tè caldo.
Sicuramente molti elettori saranno delusi. Alcuni verranno recuperati..ma altri, se non intercettati, rischiano di passare all’area del “ non voto”.
Nella Lega vi sono amministratori capaci ed onesti che hanno un consenso popolare molto significativo e che hanno giocato e potranno giocare in futuro un ruolo importante sui temi del federalismo, ovvero di uno stato più moderno ed efficiente.
Ecco il centro-sinistra può tentare di intercettare questi elettori riuscendo a riproporre quelle tematiche “ buone” nell’agenda politica del paese.
Eresia? Sicuramente questa tesi riceverà molte critiche…dinieghi.. osservazioni velenose..ma si possono lasciare questi elettori in balia del vento in attesa che un’altra “ sirena di destra e populista” li intercetti?.
Bé secondo alcuni “ la politica è l’arte dell’impossibile”. Perché non tentare? Che ci costa?

Gian Carlo Storti
direttore@welfarenetwork.it

2012-04-09

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