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Miti e Miss | M.Superti

Poi nessuno si deve lamentare se alcuni minori “convincono” le amichette a posare per i loro filmati, quasi sempre caricati in internet

| Scritto da Redazione
Miti e Miss | M.Superti

Come tutte le definizioni anche il concetto o categoria della “decenza” ha confini labili e variabili nel corso degli anni e sicuramente dei secoli.

Anche i pragmatisti considerano la conoscenza come adattamento che soddisfa la realtà.

In ogni epoca si sono create, sia per consuetudini acquisite, sia per improvvisi lanci di modernità , delle convinzioni che hanno fissato dei limiti, sia pur temporanei ai comportamenti individuali e sociali.

E’ evidente che chi vive in questa epoca si è fatto delle sue convinzioni e nello stesso tempo c’è chi è disposto ,per natura sua, alla tolleranza e chi non lo è affatto.

Ma dovremmo sempre fare ricorso al sentire comune e poi fare deduzioni logiche.

Perché questa lunga premessa.

Se osserviamo più o meno attentamente lo scorrere delle immagini alla TV o nelle sale cinematografiche abbiamo tutti notato che nel corso degli anni la “comunicazione “ ha usato un certo “linguaggio” che è andato rapidamente mutando con la presentazione di scene più o meno “spinte” nel campo sessuale, e licenzioso  o sconveniente nel campo della parola.

I costumi sono cambiati o la gente ha recepito il “messaggio” ed ha trovato comodo adattarsi alla bisogna ?

A me rimane qualche dubbio su chi abbia iniziato per primo.

Di sicuro però chi usa un certo linguaggio a fini commerciali o per altri fini , anche politici , sa bene come usare il linguaggio e le immagini : solo per il proprio esclusivo vantaggio.

In questa sede non possiamo trascurare l’uso che si fa del corpo delle donne.

Sappiamo che , a volte, in città , si svolgono manifestazioni che fanno ricorso a presunti concorsi di bellezza per mettere in piedi “spettacoli” pubblici che poco hanno a che  fare con l’educazione dei nostri figli.

Ma per capirci cerchiamo di analizzare il termine “pubblico”.

Pubblica è anche una  manifestazione in ambienti chiusi e con accesso più o meno controllato con vendita di biglietti  o invito.

Pubblica è anche una trasmissione televisiva:  ma è evidente che la trasmissione passa o dovrebbe passare per il vaglio del cosiddetto capofamiglia.

Pubblico è anche l’accesso a Internet, ma dovrebbe cadere sotto il controllo dei genitori.

Quindi è a suo modo controllata.

Del tutto incontrollato è invece  lo svolgimento di una  manifestazione “in piazza” dove possono accedere tutti ( in  teoria da zero anni alla età di Matusalemme ).

Non ci resta che una  considerazione :  il messaggio che passa a tutti è che i nostri ragazzi “ under 18 “ possono tranquillamente comportarsi come gli organizzatori e le “bellezze” che vengono messe in scena.

In altre parole :  la parte più sensibile  e meno protetta della società  si sente autorizzata a comportamenti derivanti da “ trascinamenti” ambientali.

Il messaggio che passa è potenzialmente devastante.

Poi nessuno si deve lamentare se alcuni minori “convincono” le amichette a posare per i loro filmati,  quasi sempre caricati in internet, se non bene controllati dai genitori.

Per quanto detto  e scritto c’è da  augurarsi che ogni manifestazione che comporti l’esibizione “gratuita” del corpo delle donne ( e non solo)  venga autorizzata solo in ambienti “ controllati “   e  NON in pubblica  piazza (  magari non troppo lontana da luoghi di culto).

Ma che cosa può salvare la gente da simili insulti mediatici : la propria cultura di fondo, i convincimenti religiosi e morali, i costumi sperimentati dei “padri”  con il loro esempio.

Il tutto senza acquisire il comportamento “bacchettone” di chi ha poca fantasia o capacità di analisi critica.

Arriviamo  così ai giorni nostri , caldi giorni estivi , in cui abbiamo visto ed udito di tutto .

L’occasionale lettore si chiederà : ma allora anche tu sei un bacchettone ?

Infine,  le  mitiche  donne della sinistra ,  che un tempo non perdevano occasione per esprimere il loro disappunto in tutte le  manifestazioni in  cui si faceva cattivo uso dell’immagine della donna,  ora , dove  sono……??!!

Quali canali possono usare….???

Cordialità e buon lavoro.

MARIO SUPERTI (Cremona) 

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