Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.16

A Margherita Hack sarà intitolata una nuova area del quartiere di Redona a Bergamo

| Scritto da Redazione
A Margherita Hack sarà intitolata una nuova area del quartiere di Redona a Bergamo

La nuova area di circolazione tra le vie Calzecchi Onesti e Papa Ratti nel quartiere di  Redona sarà intitolata a Margherita Hack: la Giunta di Bergamo ha deliberato nei giorni scorsi la decisione, sentito il parere della Commissione Toponomastica del Comune di Bergamo.

Nei mesi scorsi era stata indirizzata una petizione di alcune decine di firme al Sindaco di Bergamo, perché ad Hack venisse intitolato un luogo della città, in segno di riconoscimento del suo impegno e del suo contributo in ambito scientifico e astronomico.

“Siamo molto contenti di poter rispondere positivamente alla richiesta di alcuni nostri concittadini, intitolando a Margherita Hack uno dei nuovi spazi realizzati a Redona in concomitanza con la realizzazione dell’operazione RedonaCentro – spiega l’Assessore alla toponomastica Giacomo Angeloni -. Continua quindi il nostro impegno nel tentativo di incrementare il numero di luoghi della città intitolati a donne, ma riconosciamo anche il grande contributo che Hack ha dato alla scienza durante la sua lunga vita, a 100 anni dalla sua nascita e a 10 dalla sua scomparsa.”

Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013), è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea, nota a livello mondiale per gli importanti studi da lei svolti nell’ambito dell’astrofisica. Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. Enorme fu lo sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack promosse all’Università di Trieste, dove diede vita nel 1980 ad un “Istituto di Astronomia” che fui poi sostituito nel 1985 da un “Dipartimento di Astronomia”: la scienziata ne fu la direttrice fino al 1990, diventando così la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico. Dal 1982 Margherita Hack ebbe una stretta collaborazione con la sezione astrofisica della Scuola Internazionale superiore di studi avanzati (Sissa). Durante gli anni trascorsi all’Osservatorio di Trieste, la Hack intraprese con successo anche la carriera di divulgatrice scientifica, diventata negli anni la sua più importante attività attraverso pubblicazioni per il grande pubblico, conferenze, partecipazioni televisive e fondando nel 1978 la rivista bimensile L’Astronomia e successivamente diresse la rivista di divulgazione scientifica e cultura astronomica Le Stelle

 

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