Abbiamo dei dubbi. Prevedere cosa succedera' fra trent'anni basandoci su parametri econometrici attuali porta fuori pista.
In Europa, nel '700, l'80% della popolazione lavorava la terra, oggi e' il 5%. In Italia negli anni '20, il 55% della popolazione era costituita da contadini, oggi, chi si dedica alla agricoltura rappresenta il 3,8% della popolazione. Tutti gli altri sono a spasso? Dovrebbe essere cosi' se, all'epoca, si fossero fatte analoghe previsioni, invece la meccanizzazione agricola ha reso superfluo un numero elevato di contadini trasferendo, pero', su altri settori l'occupazione e rendendo, tra l'altro, meno faticoso il lavoro dei contadini stessi.
L'allarme gira sui media e genera allarmismo, paura, apprensione. Si e' alla continua ricerca di notizie sensazionali: parlare alla pancia fa sempre piu' effetto che parlare alla testa.
Se, invece, di sostituzione parlassimo di complementarieta'? Troppo difficile per i media nostrani! Meglio dedicarsi agli allarmi.
La Rai, visto che e' un servizio pubblico, dovrebbe fornire elementi di valutazione maggiormente approfonditi. A quando?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc