Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 12.34

BERGAMO ENTRA NELLA RETE GLOBALE PER LE CITTÀ E LE COMUNITÀ A MISURA DI ANZIANO

Un luogo di confronto sulle buone pratiche a cui poter attingere per le future progettualità

| Scritto da Redazione
BERGAMO ENTRA NELLA RETE GLOBALE PER LE CITTÀ E LE COMUNITÀ A MISURA DI ANZIANO

Il Comune di Bergamo ha ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ammissione alla rete WHO Global Network of Age-Friendly Cities and Communities, a cui aveva fatto richiesta di adesione ai primi di agosto 2022.

La rete globale dell'OMS per le città e le comunità a misura di anziano è stata istituita nel 2010 per collegare città, comunità e organizzazioni di tutto il mondo con la visione comune di rendere la loro comunità un luogo ideale in cui invecchiare.

L'appartenenza alla rete riflette l'impegno delle città ad ascoltare i bisogni della loro popolazione che invecchia, valutare e monitorare la loro compatibilità con l'età, e lavorare in collaborazione con gli anziani e in tutti i settori per creare ambienti fisici e sociali favorevoli agli anziani.

La rete comprende attualmente 1445 tra città e comunità in 51 paesi.

La richiesta di adesione alla Rete è nata all’interno del Laboratorio della Domiciliarità che, ricordiamo, rappresenta il tavolo di confronto partecipato tra circa 25 soggetti (Comune, Sindacati, Enti, Associazioni, soggetti del Terzo settore) impegnato, dal 2020, a ricercare, progettare, attivare e sperimentare soluzioni per rispondere ai bisogni e alle aspettative degli anziani.

Sono molto soddisfatta dell’ammissione di Bergamo nella rete delle città Age-Friendly, che rappresenta un luogo di confronto sulle buone pratiche a cui poter attingere per sviluppare approcci innovativi per le politiche sociali a favore della popolazione anziana. La partecipazione alla rete potrà portare un arricchimento reciproco tra le diverse città anche grazie all'apporto di contributi provenienti da diverse esperienze internazionali.

A fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’aumento dell’aspettativa di vita particolarmente evidenti nel nostro territorio, la sfida infatti non è solo quella di sostenere gli anziani più fragili, per consentire loro di conservare una buona qualità della vita nel proprio contesto di riferimento, ma soprattutto quella di mantenere gli anziani autonomi e attivi il più a lungo possibile rendendoli protagonisti attivi all’interno della comunità, non solo come diretti fruitori di servizi dedicati ma anche come espressione di un valore aggiunto per l’intera collettività. Su questo stiamo lavorando anche attraverso il Laboratorio della Domiciliarità di cui la stessa adesione alla Rete è frutto.” Dichiara Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali

" L'ammissione alla Rete internazionale premia l'impegno dimostrato dall'amministrazione comunale sui temi del sostegno alle fragilità con un'attenzione che si avvale della aperta e riconosciuta partecipazione dei cittadini e delle loro rappresentanze nella realizzazione di una città inclusiva e solidale.

Il riconoscimento ottenuto conferma il valore delle misure attivate e della chiarezza di visione che le accompagna; vuole però significare anche una precisa obbligazione che vincola l'amministrazione a mantenere costante nel tempo il disegno per una "Città amica" con buone politiche di valorizzazione dei cittadini fragili e anziani." Commenta Sergio Carminati, Dipartimento welfare CISL Bergamo che con SPI CGIL e UILP UIL ha promosso il Laboratorio della Domiciliarità

L’Amministrazione ha messo in atto in questi anni diverse azioni di intervento volte a sostenere l’invecchiamento attivo, promuovere e mantenere relazioni, supportare i non autosufficienti, favorendo il mantenimento dell’anziano nel proprio contesto di vita ea limitare il ricorso al ricovero in strutture dedicate.

In particolare, sono tre le aree di intervento:

-        Area di interventi a carattere socializzante, ricreativo e di promozione dell’invecchiamento attivo

Quest’area comprende la valorizzazione dei Centri per Tutte le Età, come luoghi di incontro intergenerazionali; la promozione dell’alfabetizzazione digitale e dei percorsi culturali erogati dall’Università della Terza Età; la partecipazione degli over 65 a gruppi di volontariato civico a favore della collettività.

-        Area di interventi a sostegno della domiciliarità

Quest’area garantisce una filiera di servizi sociali integrati a diversa intensità, articolata in Assistenza domiciliare, Custodia sociale, contributi economici, centralino di orientamento ai servizi, attivazione di volontari per specifiche esigenze (consegna farmaci, spesa…), trasporto sociale, telesoccorso, pasti a domicilio, e altri progetti dedicati.

-        Area di interventi per la non-autosufficienza

Quest'area assicura interventi di assistenza, protezione e tutela alle persone anziane non autosufficienti, anche mediante sostegni economici per l’inserimento in strutture residenziali; supporto finalizzato alle misure di protezione giuridica; erogazione di contributi economici a sostegno dei caregiver formali o informali stanziati da fondi nazionali o regionali.

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