Sabato, 20 aprile 2024 - ore 13.11

BILANCIO TRE ANNI DI FONDAZIONE SPEDALI CIVILI BRESCIA

| Scritto da Redazione
BILANCIO TRE ANNI DI FONDAZIONE SPEDALI CIVILI BRESCIA

«Fondazione Spedali Civili nasce, poco più di tre anni fa, per volontà di quattro fondazioni private (Fondazione Beretta, Fondazione Adele e Cavalier Francesco Lonati, Fondazione Angelo Nocivelli e Fondazione della Comunità Bresciana), da molti anni attive a sostegno della ricerca medica, e degli Spedali Civili. In quel momento nessuno di noi avrebbe potuto immaginare il ruolo fondamentale che avrebbe giocato di lì a pochi mesi». Così Marta Nocivelli esordisce durante la presentazione delle attività del primo triennio di vita della Fondazione Spedali Civili, che si è svolta oggi in Sala Giudici di Palazzo Loggia. «Se il primo importante impegno è stato la raccolta fondi lanciata per dotare gli Spedali Civili di ApotecaChemo, il sistema automatizzato per la preparazione dei farmaci chemioterapici - ha proseguito Nocivelli -, è stato solo con l'emergenza causata dalla pandemia da covid che ci siamo resi conto di quanto la decisione presa sia stata efficace e di grande supporto agli Spedali Civili».

Nel periodo più critico Fondazione ha, infatti, finanziato la realizzazione di 20 posti di terapia intensiva, a cui sono seguiti numerosi altri interventi. L'impegno più importante è stato certamente la ristrutturazione di un padiglione degli Spedali Civili, noto come Scala 4.0, tuttora fondamentale per il trattamento dei pazienti Covid, dove anche oggi sono ricoverati più di 80 pazienti.

«Si è trattato di una realizzazione unica nel suo genere - ha sottolineato ancora Nocivelli - un ospedale nell'ospedale che garantisce non solo le migliori cure per i pazienti, ma che consente di mantenere 'pulito' il resto dell'ospedale permettendo in questo modo la prosecuzione della normale attività». Una ristrutturazione possibile anche grazie alla buona volontà e competenza, prestata a titolo gratuito, di alcuni professionisti bresciani e alla cooperativa 'Per Brescia', senza i quali non sarebbe stato possibile donare agli Spedali Civili la completa ristrutturazione di Scala 4.0.

Dal 2019 ad oggi la Fondazione Spedali Civili ha raccolto quasi 6 milioni di euro, di cui oltre 5 già utilizzati per 32 diversi progetti.

Consapevole dell'importanza della ricerca, fondamentale per garantire le migliori cure ai pazienti, Fondazione Spedali Civili nei suoi tre anni di vita ha, perciò, finanziato diversi studi, sia legati alla pandemia sia ad altre patologie. «Penso, ad esempio, allo studio CoronAid Iperimmuni, ancora in corso, il cui capofila è il dottor Stefano Casola dell'Isfom di Milano svolto in collaborazione con il professor Raffaele Badolato, direttore della Pediatria dell'Ospedale dei Bambini, e il dottor Camillo Almici - ha proseguito Nocivelli -. Ma anche al progetto 'Identify', guidato dalla ‘Head and Neck

Unit’ degli Spedali Civili insieme all’Istituto di medicina molecolare Angelo Nocivelli e all’Università degli studi di Brescia per individuare precocemente le recidive dei tumori testa-collo».

Fondazione Spedali Civili ha potuto impegnarsi nelle molte attività intraprese in questi anni sia grazie alle quattro fondazioni private e agli Spedali Civili che l'hanno istituita, sia ai soci Partecipanti fra i quali fin da subito c'è stato il Comune di Brescia, con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono per il tramite della sua delegata alle Politiche della sanità, Donatella Albini. «La decisione di Palazzo Loggia di condividere le finalità della Fondazione è stata molto apprezzata dal nostro Consiglio di Amministrazione - ha concluso la presidente di Fondazione Spedali Civili -. Il Comune è sempre stato presente nella vita della Fondazione, anche partecipando con continuità e utili suggerimenti all'assemblea annuale. Un impegno, di cui siamo grati, che ha contribuito a far sì che le iniziative intraprese andassero sempre più nella direzione di sostenere il nostro grande ospedale e i bresciani tutti».

 

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