Un nuovo evento di Nomadica e Accademia di Belle Arti LABA, unico in Italia, per scoprire decine
di opere fuori dai circuiti, in anteprima nazionale, provenienti dal passato e dal futuro, da tutti gli
angoli del mondo. Cinque giornate di immersione radicale nel cinema sperimentale e d’artista
internazionale, con attività artistiche e momenti di studio che creeranno occasioni di scambio
informale tra spettatori, studenti, cineasti, artisti e curatori.
Tanti gli autori protagonisti con le rispettive opere, fra cui Dianna Barrie, Yonay Boix, Sílvia das
Fadas, Manuela De Laborde, Claudia Larcher, James Edmonds, Benjamín Ellenberger, Morgan
Fisher, Paolo Gioli, Teo Hernandez, Lydia Nsiah, Charlotte Pryce, Lucy Raven, Michael Robinson, e
Andrew Norman Wilson.
Tra proiezioni di film, incontri, performance, installazioni, seminari e laboratori, anche un omaggio
dedicato al regista bresciano Gianni Serra.
Curato da Giulia Mazzone e Giuseppe Spina e organizzato con Accademia di Belle Arti LABA e i
suoi studenti, “MACHINALIVE” si dislocherà in diversi luoghi della città:
dalle sedi LABA al Cinema Nuovo Eden, da Spazio Contemporanea al MO.CA.
Film, performances, installazioni, incontri, concerti di:
AA++ / Ángel RUEDA and Ana DOMÍNGUEZ, Dianna BARRIE, Yonay BOIX, Dietmar BREHM, Giulia
CALIGNANO, Sílvia DAS FADAS, Manuela DE LABORDE, Tobias DELIUS, Kaja DRAKSLER, Claudia
LARCHER, James EDMONDS, Benjamín ELLENBERGER, Zachary EPCAR, Morgan FISHER, Max
FLEISCHER, Philipp FLEISCHMANN, Siegfried FRUHAUF, Paolo GIOLI, Teo HERNANDEZ, Baba
HILLMAN, Shun IKEZOE, Sandra LAHIRE, Christian LEBRAT, Mikhail LYLOV, Christian LILLINGER, Luis
MACIAS, Elke MARHÖFER, Pablo MARÍN, Jean Jacques MARTINOD, Yuri MURAOKA, Daniel
MURPHY, Alessandra NOVAGA, Lydia NSIAH, OJOBOCA, Jun'ichi OKUYAMA, Jacques PERCONTE,
Charlotte PRYCE, Sofia RUSSO, Lucy RAVEN, Jorge SUÁREZ-QUIÑONES RIVAS, Michael ROBINSON,
Karen RUSSO, Luca SANTESE / CESURA, Gianni SERRA, Suneil SANZGIRI, Paul SHARITS, Francesco
VESPIGNANI, Bretta C. WALKER, WARSHADFILM, Josh WEISSBACH, Chris WELSBY, Andrew Norman
WILSON, and many more...
Presentati da: Enrico CAMPORESI, Rinaldo CENSI, Nino DOLFO, Ana DOMÍNGUEZ, Elena DUQUE,
Beatrice GIBSON, Susanna GONZO, Tommaso ISABELLA, LÀBBASH / Tiziano Doria, Samira
Guadagnolo, Max Mosca; Zoe MEYER, NAO, Francisco ALGARÍN NAVARRO, Riccardo RE, Ángel
RUEDA, Carlos SALDAÑA, Giulia MAZZONE, Giuseppe SPINA.
IL CONCEPT
MACHINALIVE, la macchina-viva che non ha distanze tra artificio e Natura, che vive di leggi
universali. È la macchina-del-mondo che consente di vedere ogni atto di creazione come un tutto
stratificato che (ri)scopriamo e (ri)organizziamo di continuo. Le suggestioni che attraversano il
programma di MACHINALIVE presentano una visione e un'estetica ecologica in cui natura, macchina
ed essere umano sono parte di un unico piano: ci si accosta alla materia e alle sue regole, alle cose
che ci circondano, riconoscendone la Natura innata, essendo consapevoli delle funzioni e degli
effetti, delle risorse necessarie; si opera in un mondo di relazioni che annullano la dicotomia tra
soggetto e oggetto, perché tanto gli oggetti che i soggetti non “sono” semplicemente, ma si
muovono, generando incontri e scontri, movimenti e scambi, oscillazioni e risonanze. Perché la
Natura ama nascondersi (Eraclito, fr. 116) e la macchina-per muovere-le-immagini svela gli atti di
percezione e proiezione, i meccanismi della visione e della luce, la relatività dello spazio e del tempo,
la mutevolezza della materia, le profondità degli immaginari, dei linguaggi e dei sensi. La macchinavivente è un potenziale meccanismo di astrazione, di interpretazione, di sviluppo estetico, poetico
e scientifico; mezzo di azione nel mondo, di risposta alla pervasività delle sue immagini e, infine,
strumento per saper leggere e saper scrivere, per essere autori di se stessi.
I FORMAT
6 SELECTA Ventuno film di filmmaker e artisti che esplorano i confini delle immagini in movimento.
La selezione è il frutto di una ricerca interna al network di Nomadica, si tratta di film brevi realizzati
tra il 2020 e il 2022, che arrivano da ogni parte del mondo attraversando i Festival più cool del
momento e Musei all’avanguardia. Tutti i film saranno in anteprima nazionale e proiettati in lingua
originale con sottotitoli in italiano.
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Omaggio a Gianni Serra. Un omaggio al regista bresciano Gianni Serra, che ci ha lasciato nel
settembre del 2020.
Tra gli anni settanta e ottanta Gianni Serra ha realizzato documentari e film di finzione, ha lavorato
in Rai realizzando inchieste appassionanti. Ogni suo lavoro è un pugno in faccia agli sfruttamenti e
ai soprusi sociali e per questo la sua opera fu spesso avversata nonostante mai sia stato negato il
suo profondo valore.
Muore solo chi in vita è stato amato e ha goduto di stima. In caso contrario nemmeno si esiste per
gli altri. E’ la cruda verità che una scrittrice americana, Amy Hempel, descrive in uno dei suoi racconti
fulminanti e affilati come armi da taglio: la radio annuncia la scomparsa di un uomo,
presumibilmente meritevole, e l’ascoltatore commenta: “Io manco sapevo che fosse mai nato”.
L’ignoranza è una beatitudine poco celeste, che ingrassa e si autoassolve, quando va bene, in questi
tempi grami in cui la memoria si smagnetizza facilmente e l’amnesia viene incentivata come una
sana abitudine. Gianni Serra (1933 – 2020), regista monteclarense, ci ha lasciato e vogliamo
ricordarlo anche e soprattutto perché non fu “salutato” degnamente: solo qualche “coccodrillo”
precotto, un po’ di tritato d’agenzia, insipido come un menù da mensa aziendale. La ragione è presto
detta: la sua opera è sconosciuta ai più, dimenticata e archiviata, nonostante Marco Tullio Giordana
abbia riconosciuto che Il suo film-scandalo, "La ragazza di via Millelire", abbia aperto la strada al
cinema italiano degli anni ’80. Serra era cresciuto dentro la Rai dell’era Bernabei: democristiana sì,
anche un po’ bigotta, ma che aveva un’idea precisa del servizio pubblico imperniato sul binomio
educativo informazione e formazione. Quella Rai che nel 1968 aveva il coraggio di dare in prima
serata, alle 20.30 di sera, "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman, mica Don Matteo come avviene
oggi. Attento alla realtà, animato da un coriaceo impegno civile e di denuncia, Serra ha firmato
inchieste e film che arrivavano come proiettili. Osò parlare di camorra, di ospedali psichiatrici prima
di Basaglia, della dittatura dei colonnelli greci, dei figli di nessuno dentro i collegi dei salesiani. Tre
titoli in excelsis: "Il nero muove" (1977) sulle trame dei servizi segreti ai tempi della rivolta di piazza
a Reggio Calabria capitanata da Ciccio Franco (poi eletto in parlamento, peraltro); "La ragazza di via
Millelire" (1979), presentato in concorso a Venezia e lapidato per la sua crudezza nella
rappresentazione delle periferie abbandonate da politica e istituzioni; "Una lepre con la faccia di
bambina" (1988), miniserie tv sul disastro ambientale di Seveso. Contestatissimo, perché rivelava
come l’economia fosse egemone anche rispetto alla salute. Serra era molesto e cinico, così dicevano.
Senza ricorrere ad editti bulgari, lo emarginarono. Semplice disinstallazione dal mercato del lavoro.
Lui, triste solitario y final, pagò il prezzo salato della sua statura morale, alla faccia dei burosauri,
dei politici per il lesso, degli intellettuali a libro paga e dei tanti nani da giardino di questo mondo.
Nino Dolfo
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(S8) Mostra de Cinema Periférico - LA MECÁNICA DE LA LUZ (LA MECCANICA DELLA LUCE)
Una parte dell’idea che sta alla base del programma intitolato “La meccanica della luce” consiste nel
tornare al momento in cui l’attrazione era l’invenzione stessa e la fonte di meraviglia coincideva con
il funzionamento della macchina. L’altra parte del programma consiste nella messa insieme di una
serie di pellicole che esplorano il mezzo mettendo in gioco i suoi strumenti principali. Andiamo,
quindi, a vedere la macchina “fare le sue cose”, andiamo al cinema a vedere il cinema. (S8) Mostra
de Cinema Periférico è un evento unico in Spagna incentrato sul cinema d'avanguardia, dove registi,
professionisti, studenti e pubblico appassionato di tutto il mondo si riuniscono intorno al cinema
sperimentale contemporaneo e alla creazione.
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Le meccaniche della visione a cura di Francesco Vespignani, Ph.D Professore Associato; Giulia
Calignano, Ph.D post-doc; Sofia Russo, PhD fellow; Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della
Socializzazione (Università degli Studi di Padova)
Lo sviluppo del sistema visivo nel corso dell'evoluzione dei vertebrati ha avuto esiti sorprendenti:
ha fornito nuovi modi per comunicare, ha dato origine a meccanismi cerebrali per prevedere la
traiettoria di oggetti ed eventi nel tempo e nello spazio, ha consentito nuove forme di
immaginazione e astrazione, comprese espressioni sperimentali e artistiche. Durante il seminario
approfondiremo, attraverso l’analisi di alcune sequenze di film presenti in MACHINALIVE, gli
strumenti utilizzati per analizzare il comportamento visivo umano, cercando di comprendere i passi
attraverso cui la macchina umana è in grado, a partire da onde di energia elettromagnetica, di
percepire, scomporre, analizzare e creare.
La curva dell'istante. Omaggio a Teo Hernandez
L’omaggio a Teo Hernández, curato da Francisco Algarín Navarro e Carlos Saldaña si articola in un
seminario e un programma di tre film in 16mm provenienti dalla collezione del Centre George
Pompidou di Parigi. Teo Hernández cineasta e artista messicano vissuto a Parigi. Hernández è una
figura di spicco del cinema messicano e francese, che dal suo esilio "autoimposto" in Francia, si è
concentrato sulla pratica del cinema sperimentale all'interno della comunità gay e della
controcultura parigina alla fine degli anni '60 e '70. Teo Hernández innesca esercizi auto-riflessivi e
intimi che decostruiscono e mettono in discussione la nostra sensibilità per ripristinare il corpo come
principio attivo o del desiderio. In questo senso, destabilizzando i fondamenti dell'obiettivo della
macchina da presa, e la narrazione, tra gli altri elementi del linguaggio cinematografico, Teo
Hernández mette in discussione non solo la sua identità individuale e artistica, ma anche la funzione
del cinema stesso.
LA TERRATRAMA
Con Tommaso Isabella, critico cinematografico e programmatore, e le due filmmaker Elke Marhöfer
(Germania) e Sílvia das Fadas (Portogallo) Cinema e nuove pratiche ecologiche. Il tema sarà proposto
e sviluppato in modo assolutamente inedito, e accompagnerà il pubblico e gli studenti alla scoperta
di nuove pratiche e sensibilità non ordinarie.
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Expanded cinema
Vari momenti di expanded cinema tra musica e proiezioni in cui si agisce direttamente sui proiettori
16mm. Coinvolti artisti nazionali e internazionali.
Con film di Paul Sharits, Morgan Fisher, e live performance di Luis Macias (Spagna), del collettivo
milanese WarshadFilm, e una collaborazione con il festival internazionale di musica jazz di Brescia
INDICA.
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Il collettivo ৺෴ර ∇ â ï¹ÂÂï¹Â nasce nell'ottobre 2020 a Palermo come spazio di pratica militante
e artistica, e si spiazza tra Palermo, Napoli e Berlino. L’intento è quello di esplorare l'intersezione tra
femminismo e questione meridionale, rielaborando miti e narrazioni storiche tradizionali al fine di
creare alleanze multitemporali con il presente.
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Mostre fotografiche
Festa, di Luca Santese
Celeste artificiale, a cura di Luca Santese Luca Santese e co-fondatore e membro di Cesura. Celeste
Artificiale raccoglie una selezione di fotografie prodotte da un gruppo di diciassette giovani fotografi
che hanno partecipato a un percorso di formazione presso il collettivo fotografico Cesura. Cesura è
un collettivo fotografico fondato nel 2008 da Arianna Arcara, Luca Baioni, Alex Majoli, Gabriele
Micalizzi, Andy Rocchelli, Alessandro Sala e Luca Santese. Scelgono come sede Pianello Val Tidone,
un piccolo borgo tra i colli piacentini, dove il contatto diretto con la natura e la distanza dalla
movimentata vita cittadina favoriscono l’immersione profonda nella propria ricerca artistica.
L’attività di Cesura, infatti, è quella di portare avanti progetti nel campo della fotografia
documentaria e di ricerca visiva in ambito artistico
IL PROGRAMMA
I film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano; tutti gli eventi della mostra
sono a ingresso gratuito.
Giovedì 21 aprile
h16.00 Spazio Contemporanea - Selecta 1
Golden Jubilee, Suneil Sanzgiri, USA/India, 2021 Polycephaly in D, Michael Robinson, USA, 2021
h17.30 Spazio Contemporanea - Special program ROUGH a cura di ৺෴ර ∇ â ï¹ÂÂï¹Â e Beatrice
Gibson The Canyon, Zachary Epcar, USA, 2021 Uranium Hex, Sandra Lahire, UK, 1987 Alternative
Economies, Rehana Maman, UK, 2021
A Rough History (of the destruction of fingerprints), Ayesha Hameed, UK, 2016
h19.00 Spazio Contemporanea - Presentazione mostre fotografiche
FESTA di Luca Santese (CESURA)
Celeste artificiale a cura di Luca Santese
h20.30 Cinema Nuovo Eden - Screening Omaggio a Gianni Serra, presentato dal giornalista Nino
Dolfo
Una lepre con la faccia da bambina, Gianni Serra, Italia, 1989
Venerdì 22 aprile
h10.30 Accademia di Belle Arti LABA, sede di via Privata de Vitalis - Incontro
Le meccaniche della visione
a cura di Francesco Vespignani, Ph.D Professore Associato; Giulia Calignano, Ph.D post-doc; Sofia
Russo, PhD fellow; Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione (Università degli
Studi di Padova)
h16.00 Spazio Contemporanea - Selecta 2
Transparent, I am, Yuri Muraoka, Giappone, 2020
What is it that you said?, Shun Ikezoe, Giappone, 2021
Configurations, James Edmonds, Germania, 2021
MeihÅÂÂdÅÂÂ, Jorge Suárez-Quiñones Rivas, Giappone/Spagna, 2020
h17.30 Spazio Contemporanea - Focus a cura di Zoe Meyer
Kitâb al-Isfâr: Book of the Journey, Baba Hillman, 2020, Francia
h20:00 Spazio Contemporanea - Special program
La TERRATRAMA a cura di Tommaso Isabella con i film e la presenza di Elke Marhöfer
La Terra trama, la Terra è trama: un tessuto mutevole di esseri e relazioni, ordito senza ordini o
gerarchie, che non smette di intessersi e sfibrarsi, che circonda e attraversa. La trama non è un
complotto, ma un comporsi di alleanze, ancestrali o temporanee, manifeste o impercettibili. La
trama non è una storia, o comunque non è una di cui siamo protagonisti. La trama non è una, ma
molteplicità eterogenea.
Questo programma intreccia i nomi e le pratiche di due artiste, Elke Marhöfer e Sílvia das Fadas [...]
I loro sono percorsi distinti, ma affini nell'indagare il cinema come pratica ecologica, ovvero il suo
possibile ruolo in un'ecologia di pratiche sempre immanenti e instabili, localizzate e diffuse. Il loro
lavoro è fatto di osservazione e coinvolgimento, presenza e riflessione.
h22:30 Spazio Contemporanea - Special program + performance La mecánica de la luz a cura di
(S8) Mostra de Cinema Periférico e AA++
Il programma è presentato da Elena Duque e include una performance di AA++ (Ángel Rueda, Ana
Domínguez)
Con i film: Kamera, Dietmar Brehm, Austria, 1997 Autoportrait au dispositif, Christian Lebrat,
Francia, 1981 La face et le dos en même temps, Jun'ichi Okuyama, Giappone Windmill III, Chris
Welsby, UK, 1974 #005, Yonay Boix, España, 2021 Trampa de luz, Pablo Marín, Argentina, 2021 Film
stenopeico, Paolo Gioli, Italia, 1974-1989 Self portrait with bag, Dianna Barrie, Australia, 2020
UNTITLED (Generali foundation Vienna), Philipp Fleischmann, Austria, 2015
Sabato 23 aprile
h10.30 Accademia di Belle Arti LABA sede di via Privata de Vitalis - Incontro La TERRATRAMA
Incontro
con Elke Marhöfer, Sílvia das Fadas e Tommaso Isabella.
h15:30 Spazio Contemporanea - Selecta 3
Of this beguiling membrane, Charlotte Pryce, USA, 2020
Ficciones, Manuela De Laborde, Germania/Messico, 2021
h16:00 Spazio Contemporanea - Selecta 4
A Landscape to be invented, Josh Weissbach, USA/Irlanda/Grecia, 2020 Instant Life, Anja
Dornieden, Juan David González Monroy, Andrew Kim, USA/Germania, 2022
h17:30 Spazio Contemporanea - Special program
La TERRATRAMA a cura di Tommaso Isabella con i film e la presenza di Sílvia das Fadas
h20:30 Spazio Contemporanea - Special program
Quasi una fantasia, curato e presentato da Enrico Camporesi. Con film di Andrew Norman Wilson,
Lucy Raven e Cartoon Factory di Max Fleischer
h22:30 Spazio Contemporanea - Special program
Arte della proiezione a cura di Rinaldo Censi
Con i film: Projection Instructions, Morgan Fisher, USA, 1976
Declarative Mode, Paul Sharits, USA, 1976, 16mm double screen
Razor Blades, Paul Sharits, USA, 1965-68, 16mm double screen
Domenica 24 aprile
h10.30 Accademia di Belle Arti LABA, sede di via Privata de Vitalis - Incontro
La curva dell'istante. Omaggio a Teo Hernandez incontro con Francisco Algarín Navarro e Carlos
Saldaña.
h15:30 Spazio Contemporanea - Selecta 5
Junkerhaus, Karen Russo, Germany, 2019
Datura's Aubade, Bretta C. Walker & Jean-Jacques Martinod, USA, 2021
Reflejo Nocturno (I), Benjamin Ellenberger, Argentina, 2020
I Have Seen the Fire Ship, Daniel Murphy, USA, 2021
h16:00 Spazio contemporanea - Selecta 6
Collapsing Mies, Claudia Larcher, Austria, 2020
Silesilence, Jacques Perconte, Holland, 2022
THORAX, Siegfried Fruhauf, Austria, 2019
El océano análogo, Luis Macias, México-Spain, 2021
“vs”, Lydia Nsiah, 2021, Austria
h17:30 Spazio Contemporanea - Special program
La curva dell'istante. Omaggio a Teo Hernandez a cura di Francisco Algarín Navarro e Carlos Saldaña.
Con i film:
Le Voyage au Mexique, Teo Hernandez, Messico, 1989
Foire du trône, Teo Hernandez, Francia, 1981
Feuilles d'été, Teo Hernandez, Francia, 1983
h21:00 Spazio Idra - MO.CA. – Centro per le nuove culture all’interno di INDICA festival:
Alessandra Novaga solo
a seguire: Expanded cinema performance The Eyes Empty And The Pupils Burning With Rage And
Desire, Luis Macias
a seguire: Kaja Draksler (piano), Christian Lillinger (batteria), Tobias Delius (sax tenore)
INDICA nasce nel 2018 con il sostegno del Comune di Brescia e MO.CA “centro delle nuove culture”.
Si tratta di un progetto identitario esteso alla musica improvvisata e di ricerca, all’approfondimento
dei propri mezzi espressivi in relazione alle altre discipline artistiche e propenso alla commistione tra
le arti.
Lunedì 25 aprile
h11:00 Spazio Contemporanea - Expanded cinema & music performance con:
Selce, WARSHADFILM (Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo)
a seguire Rosso Polare, Cani lenti a seguire
I can’t see the sixth sun, Luis Macias