Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 09.08

Brugnoli. Difendo il cinema estivo a Cremona

| Scritto da Redazione
Brugnoli. Difendo il cinema estivo a Cremona

Caro direttore,
non mi hanno sorpreso le ultime dichiarazioni dell'Assessore alla Cultura De Bona e dell'Assessore al Bilancio Nolli che sembrano addirittura compiaciuti da quanto sta accadendo. Chi invece mi ha deluso è il Sindaco che non prende mai posizione.
É accaduto ieri in occasione del precedente Festival di Mezza Estate ( a proposito qualcuno si ricorda ancora del Sig. Ritella e di Prima Show !!!), accade oggi nei confronti di chi cerca di difendere una tradizione che dura a Cremona da più di 50 anni.
D'altro canto mi vien difficile interloquire con chi non ama quest'arte, da chi sino a ieri non sapeva neppure dell'esistenza dell'Arena Giardino e da chi si è recato al Cinema per l'ultima volta in occasione della proiezione di Maciste contro Ercole.

Dopo 34 anni di attività cinematografica rivolta al mondo culturale, dopo aver realizzato nella mia città senza contributi pubblici 5 sale cinematografiche, dopo essermi laureato con la trattazione di una tesi riguardante la storia dei locali cinematografici e teatrali a Cremona dal dopoguerra sino ai giorni nostri ( tesi con encomio), penso di meritarmi un poco più di rispetto e di credibilità da coloro che svolgono un mandato amministrativo da neanche due anni e che si improvvisano portatori di verità assolute.
Sarebbe opportuno che qualche anziano funzionario dell'Ente e qualche Amministratore di vecchia data ricordasse agli attuali interlocutori, che con troppa determinazione stanno cercando di vincere una battaglia già persa in partenza, le finalità che avevano indotto personaggi pubblici di sicura elevatezza a realizzare insieme al sottoscritto l'Arena Giardino, valorizzando un contesto storico -architettonico straordinario rappresentato dalle Fornaci Frazzi.
Stravolgere questi concetti con mezze verità buttando alle spalle risultati e storia, confondendo un progetto culturale e sociale con un prodotto commerciale, rappresenta un grave errore che la città non merita. Acquisire un bene con una specifica destinazione d'uso ad Arena Cinematografica, sottoscrivere una convenzione di utilizzo a cinema e subito dopo con arroganza stravolgerne i contenuti realizzando uno” Stadio di 3000 posti “e relegando il cinema ad un'attività sussidiaria e marginale, non mi è sembrato corretto.
Cercare con sofferenza una soluzione alla vicenda ( interpretando il suggerimento sia del Giudice che del Perito incaricato) chiedendo una nuova sede per il Cinema estivo con l'aggiunta di un modesto contributo ed una maggiore attenzione alle iniziative del Cinema Chaplin ( unica realtà d'essai rimasta in città) è sembrato per il Comune offensivo e ricattatorio.
Di argomenti da ribattere ce ne sarebbero molti in questa nostra assopita città sempre più divisa tra cittadini di seria A e di serie B, tra coloro che riescono ad ottenere sempre tutto e coloro che sono messi al palo da una vita, ma volo più alto, e preferisco fermarmi qui mettendo fine ad un percorso che sta assumendo toni vergognosi e che alla fine non produrrà ne vinti ne vincitori ma sarà ancora una volta la città a subirne le conseguenze.
Confido quindi nella sentenza del Giudice e nel contempo organizzerò anche quest'anno la rassegna cinematografica se non altro per rispetto verso coloro che in tutti questi anni hanno apprezzato il mio lavoro ma soprattutto per far capire in concreto alla cittadinanza le mie doglianze lasciando in eredità al Comune di Cremona la responsabilità di quello che nel breve potrà accadere alla cinematografia locale. La ringrazio per l'ospitalità e la saluto con alcune considerazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:" il Governo e gli organi periferici non trascurino in questo momento la cultura cinematografica ed i luoghi in cui la si rappresenta. Il Cinema è parte di questa nostra Italia in difficoltà chiamata ad un grande sforzo collettivo e solidale perchè è esso stesso produzione e lavoro ed è crogiolo di talenti e fonti di espressioni creative che possono aiutare il paese e gli italiani a superare le prove che ci attendono. Il nostro cinema per la sensibilità dei suoi interpreti sa rappresentare i travagli delle persone e della società, gli slanci e il desiderio di futuro dei giovani. Ha concluso affermando che anche la nostra commedia ci aiuta a sorridere di noi stessi e ci consente di guardare sorridendo e più fiduciosi al domani: e non è cosa da poco.

Giorgio Brugnoli

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